16a Giornata (2 febbraio 1975)
ASCOLI - NAPOLI
Pronti – via e gol di Silva al 10’: cross da sinistra di Zandoli che giunge brillantemente quasi alla linea di fondo e centra...e colpo di testa vincente del centravanti, in anticipo sul difensore La Palma.
Le due squadre si affrontano “a viso aperto” e la partita è interessante, specie a centrocampo.
Dopo il vantaggio l’Ascoli subisce “il ritorno” dei napoletani per una decina di minuti ma ben presto torna a farsi propositivo e minaccioso invitando Silva e Zandoli alla conclusione specie grazie a bei lanci.
Il Napoli nel primo tempo incide poco e prima dell’intervallo rimane in 10 uomini per l’espulsione di Braglia (causa proteste): partita quindi “in discesa” per i padroni di casa, in vantaggio 1 – 0 al minuto 45.
In apertura del secondo tempo sorprendente decisione dell’arbitro Picasso (alquanto negativa la sua “performance”): al 10’ estrae fra la sorpresa generale il cartellino rosso all’indirizzo di Colautti per un presunto fallo di reazione su Juliano, stramazzato al suolo (dopo aver commesso fallo appunto su Colautti) apparentemente senza essere toccato.
Ad ogni modo dopo aver rischiato di subire il 2 – 0 (Silva e Zandoli pericolosi) il Napoli “sale in cattedra” e trova il pari con Massa sugli sviluppi di un calcio di punizione al 17’.
Un paio di occasioni per parte (per il Napoli Orlandini e Rampanti e per l’Ascoli “i soliti” Silva e Zandoli, che al 33’ impegna severamente il portiere Carmignani con un tiro “a botta sicura” da pochi metri) ma le possibilità di vittoria non vengono sfruttate da nessuna delle contendenti: alla fine quindi i 20.000 dello stadio Del Duca devono accontentarsi di un pareggio, tutto sommato giusto e non disprezzabile.
In particolare è un 1 – 1 che consente alla “truppa” di Mazzone di agganciare Varese e Ternana a quota 10 punti.
Inoltre il pareggio fra Vicenza (ora ad 11 punti) e Cagliari (ora a quota 12 come la Sampdoria) rende la classifica ancora “corta” nelle retrovie: tutto da giocare insomma...
Re: Serie A 74/75. il Girone di Ritorno
Moderatori: Moderatori, Moderatore Plus
Re: Serie A 74/75. il Girone di Ritorno
17a Giornata (9 febbraio 1975)
TORINO - ASCOLI
Riascoltando "Tutto il Calcio Minuto per Minuto" di 50 anni fa...
25.000 spettatori circa al Comunale di Torino.
L'Ascoli si presenta con “un gioco aperto” cercando nei primi 10’ di sorprendere i granata con il ritmo, proponendo “un folto” centrocampo che tuttavia isola forse troppo le punte Silva e Zandoli. Scorsa è impiegato da libero al posto dello squalificato Colautti.
Il Torino “prende le misure” e assume l’iniziativa con continuità rendendosi pericoloso.
Unica vera occasione per l’Ascoli in contropiede poco dopo il 40’.
Inizia la ripresa. Entra Vezzoso al posto dell’ottimo Vivani, infortunato.
Al 4’ Claudio Sala si accinge a battere il quarto corner per “il Toro”: palla a centro-area, mischia, testa di Mascetti, tiro di Zaccarelli, respinta, arriva un suggerimento per Graziani probabilmente in off-side, colpo di testa in tuffo e gol…
...convalidato nonostante le vivaci proteste dei bianco-neri (arbitro in giornata decisamente NO, fra l’altro dal “cartellino facile” ai danni dei marchigiani).
Il Torino insiste ma verso metà secondo tempo l’Ascoli “orgogliosamente” si fa minaccioso: solo un salvataggio sulla linea evita il pareggio, sfiorato poco dopo anche da Legnaro che manda fuori un bel suggerimento di Zandoli.
Vince - in sostanza meritatamente e senza troppa fatica - un avveduto Torino nei confronti di questo Ascoli più volenteroso e orgoglioso che tecnico, ancora incapace di ottenere punti in trasferta. Piuttosto polemico l’allenatore torinista Edmondo Fabbri, che si lamenta di un Ascoli troppo duro e dedito più all’ostruzionismo che al gioco (opinioni...).
Torino batte Ascoli 1 a 0.
TORINO - ASCOLI
Riascoltando "Tutto il Calcio Minuto per Minuto" di 50 anni fa...
25.000 spettatori circa al Comunale di Torino.
L'Ascoli si presenta con “un gioco aperto” cercando nei primi 10’ di sorprendere i granata con il ritmo, proponendo “un folto” centrocampo che tuttavia isola forse troppo le punte Silva e Zandoli. Scorsa è impiegato da libero al posto dello squalificato Colautti.
Il Torino “prende le misure” e assume l’iniziativa con continuità rendendosi pericoloso.
Unica vera occasione per l’Ascoli in contropiede poco dopo il 40’.
Inizia la ripresa. Entra Vezzoso al posto dell’ottimo Vivani, infortunato.
Al 4’ Claudio Sala si accinge a battere il quarto corner per “il Toro”: palla a centro-area, mischia, testa di Mascetti, tiro di Zaccarelli, respinta, arriva un suggerimento per Graziani probabilmente in off-side, colpo di testa in tuffo e gol…
...convalidato nonostante le vivaci proteste dei bianco-neri (arbitro in giornata decisamente NO, fra l’altro dal “cartellino facile” ai danni dei marchigiani).
Il Torino insiste ma verso metà secondo tempo l’Ascoli “orgogliosamente” si fa minaccioso: solo un salvataggio sulla linea evita il pareggio, sfiorato poco dopo anche da Legnaro che manda fuori un bel suggerimento di Zandoli.
Vince - in sostanza meritatamente e senza troppa fatica - un avveduto Torino nei confronti di questo Ascoli più volenteroso e orgoglioso che tecnico, ancora incapace di ottenere punti in trasferta. Piuttosto polemico l’allenatore torinista Edmondo Fabbri, che si lamenta di un Ascoli troppo duro e dedito più all’ostruzionismo che al gioco (opinioni...).
Torino batte Ascoli 1 a 0.
Re: Serie A 74/75. il Girone di Ritorno
18a Giornata (16 febbraio 1975)
INTER - ASCOLI
Il 15 settembre 1965 l’Inter di Facchetti, Mazzola e Suarez conquistava per il secondo anno di fila la Coppa Intercontinentale: pareggiando “a reti bianche” in Argentina contro l’Independiente (demolito 3-0 a Milano nella partita d’andata) si confermava la miglior squadra al mondo, impresa inedita per un club europeo che emulava quanto raggiunto dal Santos di Pelè nel biennio precedente.
Undici giorni dopo l’Ascoli (Del Duca Ascoli) perdeva 1-0 a Caserta nella seconda partita del Campionato di Serie C in cui aveva esordito superando il Chieti: rete decisiva per la Casertana segnata da un certo Venturelli nel secondo tempo, proprio come l’anno prima (di nuovo alla seconda Giornata). Mazzone era in campo col numero 4 a “comandare” la retroguardia della Del Duca.
Ebbene non sono passati nemmeno 10 anni ed ora l’Ascoli allenata da Carlo Mazzone può “sfidare” a San Siro in Serie A la “titolata” Inter, che nel frattempo nel 1971/72 si era riproposta ai vertici mondiali raggiungendo la finale di Coppa dei Campioni assieme all’Ajax di Cruijff poi vittorioso.
Per dare l’idea di cosa ha significato la “gestione Rozzi” per il calcio marchigiano…
Facchetti e Mazzola sono ancora in campo...sebbene reduci dal deludente Mondiale del 1974 ed ormai a fine carriera. L’Inter - che schiera tra gli altri Boninsegna come centro-attacco - è allenata dal “monumento” Luis Suarez, passato dal campo alla panchina...proprio come Mazzone.
E’ peraltro la seconda partita Inter-Ascoli del 1974/75 dopo il 3-1 in Coppa Italia all’esordio stagionale in agosto.
Siamo a metà febbraio 1975 e l’Ascoli finora in trasferta ha sempre perso: 10 gare ufficiali fra Coppa Italia e Serie A e 10 sconfitte... anche col Brindisi.
E’ un Ascoli ultimo in classifica con 10 punti (ad un punto di distanza si trova il Vicenza e ben 4 squadre sono un passo più avanti a “quota 12”) che schiera Grassi – Perico – Bertini – Scorsa – Castoldi – Morello – Legnaro – Minigutti – Silva – Gola – Zandoli.
Diciamo che “ad occhio e croce” mezza squadra è composta da terzini o quasi.
L'Ascoli parte dunque con chiare intenzioni “di rinuncia” e contenimento ma dopo un quarto d'ora si rende conto che ogni timore sembra superfluo contro un Inter molto “scarica”.
Si organizza dunque con calma a centrocampo e prova a fare la sua partita.
Al 15', lanciato da Silva, Zandoli si presenta davanti a Bordon ma Facchetti risolve la situazione.
Inter pigra e disattenta sino all’eccesso. Ritmo blando.
Al 35' la logica delle cose premia con il gol l'Ascoli.
II pallone viaggia tra ì piedi di Zandoli sulla sinistra che quasi alla linea di fondo prova un tiro smorzato dal portiere Bordon. La palla “carambola” e viene raccolta ancora da Zandoli, che incespica ma che trova il cross in area. Massimo Silva (lombardo e "scuola-Inter") anticipa Bordon e Facchetti e col sinistro al volo appoggia di piatto in rete a mezz'aria.
La partita in fondo è tutta in questo episodio-chiave poiché sostanzialmente offre poco altro.
L'Inter nella ripresa prova a svegliarsi ma l’Ascoli “tiene bene” e supplisce al divario tecnico con la generosità.
Bravo ed attento Grassi nelle occasioni in cui viene chiamato in causa.
Finisce 1 a 0 per l'Ascoli dopo ampio recupero (durante il quale entra Vezzoso al posto di Zandoli).
Per la matricola marchigiana dunque è una vittoria prestigiosa e preziosissima in “chiave-salvezza”: espugnare San Siro qualcosa che pareva inimmaginabile solo pochi mesi addietro, un exploit che forse può essere decisivo e “far svoltare” la Stagione specie donando “convinzione”, slancio ed entusiasmo ai ragazzi bianco-neri ed a tutto l’ambiente ascolano.
Ora la classifica fa meno paura e parte “da zero” un mini-campionato per evitare la Serie B. Ben cinque squadre sono infatti tutte appaiate in fondo alla classifica con 12 punti: Ternana, Vicenza, Sampdoria, Varese ed Ascoli.
Video del gol
https://www.youtube.com/watch?v=LCKxavYCEjw
INTER - ASCOLI
Il 15 settembre 1965 l’Inter di Facchetti, Mazzola e Suarez conquistava per il secondo anno di fila la Coppa Intercontinentale: pareggiando “a reti bianche” in Argentina contro l’Independiente (demolito 3-0 a Milano nella partita d’andata) si confermava la miglior squadra al mondo, impresa inedita per un club europeo che emulava quanto raggiunto dal Santos di Pelè nel biennio precedente.
Undici giorni dopo l’Ascoli (Del Duca Ascoli) perdeva 1-0 a Caserta nella seconda partita del Campionato di Serie C in cui aveva esordito superando il Chieti: rete decisiva per la Casertana segnata da un certo Venturelli nel secondo tempo, proprio come l’anno prima (di nuovo alla seconda Giornata). Mazzone era in campo col numero 4 a “comandare” la retroguardia della Del Duca.
Ebbene non sono passati nemmeno 10 anni ed ora l’Ascoli allenata da Carlo Mazzone può “sfidare” a San Siro in Serie A la “titolata” Inter, che nel frattempo nel 1971/72 si era riproposta ai vertici mondiali raggiungendo la finale di Coppa dei Campioni assieme all’Ajax di Cruijff poi vittorioso.
Per dare l’idea di cosa ha significato la “gestione Rozzi” per il calcio marchigiano…
Facchetti e Mazzola sono ancora in campo...sebbene reduci dal deludente Mondiale del 1974 ed ormai a fine carriera. L’Inter - che schiera tra gli altri Boninsegna come centro-attacco - è allenata dal “monumento” Luis Suarez, passato dal campo alla panchina...proprio come Mazzone.
E’ peraltro la seconda partita Inter-Ascoli del 1974/75 dopo il 3-1 in Coppa Italia all’esordio stagionale in agosto.
Siamo a metà febbraio 1975 e l’Ascoli finora in trasferta ha sempre perso: 10 gare ufficiali fra Coppa Italia e Serie A e 10 sconfitte... anche col Brindisi.
E’ un Ascoli ultimo in classifica con 10 punti (ad un punto di distanza si trova il Vicenza e ben 4 squadre sono un passo più avanti a “quota 12”) che schiera Grassi – Perico – Bertini – Scorsa – Castoldi – Morello – Legnaro – Minigutti – Silva – Gola – Zandoli.
Diciamo che “ad occhio e croce” mezza squadra è composta da terzini o quasi.
L'Ascoli parte dunque con chiare intenzioni “di rinuncia” e contenimento ma dopo un quarto d'ora si rende conto che ogni timore sembra superfluo contro un Inter molto “scarica”.
Si organizza dunque con calma a centrocampo e prova a fare la sua partita.
Al 15', lanciato da Silva, Zandoli si presenta davanti a Bordon ma Facchetti risolve la situazione.
Inter pigra e disattenta sino all’eccesso. Ritmo blando.
Al 35' la logica delle cose premia con il gol l'Ascoli.
II pallone viaggia tra ì piedi di Zandoli sulla sinistra che quasi alla linea di fondo prova un tiro smorzato dal portiere Bordon. La palla “carambola” e viene raccolta ancora da Zandoli, che incespica ma che trova il cross in area. Massimo Silva (lombardo e "scuola-Inter") anticipa Bordon e Facchetti e col sinistro al volo appoggia di piatto in rete a mezz'aria.
La partita in fondo è tutta in questo episodio-chiave poiché sostanzialmente offre poco altro.
L'Inter nella ripresa prova a svegliarsi ma l’Ascoli “tiene bene” e supplisce al divario tecnico con la generosità.
Bravo ed attento Grassi nelle occasioni in cui viene chiamato in causa.
Finisce 1 a 0 per l'Ascoli dopo ampio recupero (durante il quale entra Vezzoso al posto di Zandoli).
Per la matricola marchigiana dunque è una vittoria prestigiosa e preziosissima in “chiave-salvezza”: espugnare San Siro qualcosa che pareva inimmaginabile solo pochi mesi addietro, un exploit che forse può essere decisivo e “far svoltare” la Stagione specie donando “convinzione”, slancio ed entusiasmo ai ragazzi bianco-neri ed a tutto l’ambiente ascolano.
Ora la classifica fa meno paura e parte “da zero” un mini-campionato per evitare la Serie B. Ben cinque squadre sono infatti tutte appaiate in fondo alla classifica con 12 punti: Ternana, Vicenza, Sampdoria, Varese ed Ascoli.
Video del gol
https://www.youtube.com/watch?v=LCKxavYCEjw
- Allegati
-
- IL GOL DECISIVO
- silva.jpg (10.06 KiB) Visto 406 volte
Re: Serie A 74/75. il Girone di Ritorno
19a Giornata
ASCOLI - JUVENTUS (23 febbraio 1975)
A far visita all’Ascoli - reduce dalla prestigiosa vittoria di Milano contro l’Inter - giunge la capolista Juventus, che vanta miglior attacco e miglior difesa del Campionato e che ovviamente attira il pubblico “delle grandi occasioni”.
Grande attesa dunque…ed Ascoli - non a caso - è anche “campo centrale” per “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”: infatti la cabina radiofonica dello Stadio Del Duca ospita il telecronista Enrico Ameri, alle cui parole mi affido – dopo mezzo secolo - per questo resoconto (un po’ di originalità !).
Stadio strapieno già 3 ore prima del fischio d’inizio...e record d’incasso per l’Ascoli.
Tripudio di colori bianco-neri dunque sugli spalti.
Squadre in campo (la Juventus dell’allenatore Carlo Parola in divisa azzurra):
ASCOLI: Grassi, Perico, Bertini – Scorsa, Castoldi, Morello – Legnaro, Minigutti, Zandoli, Gola, Silva
JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cuccureddu – Furino, Morini, Scirea – Damiani, Causio, Anastasi, Capello, Bettega
L’Ascoli inizia con una “condotta generosa di gara” che frutta “una serie di tentativi” nei primi 15’.
Ed ecco l’elenco delle azioni del primo tempo da una parte e dall’altra:
- Primo affondo con Zandoli che crossa al limite per Silva, il quale è piuttosto titubante per cui l’azione sfuma
- Al 4’ cross di Zandoli per Silva, anticipato in angolo dalla difesa juventina
- Incursione in area di Bettega al 5’ peraltro poco pericolosa
- Al minuto 8 Perico di testa innesca Zandoli, che irrompe in area dalla sinistra ma tira fuori
- Al 11’ Gola, Minigutti e Silva imbastiscono una bella azione in profondità sulla destra: ne scaturisce però solo un tiro lento ed innocuo di Silva
- Al quarto d’ora crossa Damiani a centro-area ma Castoldi fa “buona guardia” anticipando Bettega
- Tiro di Causio al 18’ quasi dal limite dell’area...Blocca a terra il portiere Grassi
- Rischia grosso l’Ascoli al 21’: punizione di Causio - testa di Bettega - incrocio dei pali – recupera Damiani – sul tiro Grassi manda in angolo
- Al 24’ bella azione di Furino sulla sinistra e “secco” tiro dal limite: palla fuori
- Gola al 26’ tira al volo mandando la palla alta sopra la traversa
- Al 33’ azione Zandoli - Silva, che si “fa soffiare” la palla all’ultimo momento prima del tiro
- Al 38’ Silva viene agganciato dal terzino Claudio Gentile in area juventina e cade…ma l’arbitro Michelotti “sorvola” (fra le proteste del pubblico)
- Corner per l’Ascoli al 39’: batte Gola, testa di Bertini...e Zoff sventa la minaccia
Nel secondo tempo Ascoli piuttosto “baldanzoso” che sostanzialmente prevale e che gioca in attacco...ma le emozioni sono poche.
Attorno alla mezz’ora segnalate due occasioni sciupate da Bettega, che manda out.
Il fischio finale dell'arbitro è salutato con gioia e soddisfazione dal pubblico ascolano.
Juventus attenta a non correre rischi.
Ascoli generoso ma sterile.
Partita giocata con un certo ritmo ma non troppo vivace.
Risultato giusto.
Probabilmente la notizia più importante è che l’Ascoli con 13 punti in classifica ora è virtualmente salvo.
Si lascia dietro (ma ad un solo punto) Varese, Vicenza e Sampdoria.
Su Tuttosport del lunedi il titolone in prima pagina è: "La Signora va in bianco ma è come andare a nozze".
Si aggiunge: "pari macchiato" per l'ombra del rigore negato all'Ascoli (giudicando l'intervento di Gentile su Silva "a parer nostro veramente falloso").
Sempre in prima pagina Giglio Panza scrive dell'Ascoli: "Squadra priva di grosse individualità l'Ascoli svolge un'azione collettiva che nel nostro campionato molte squadre potrebbero invidiarle. Vero che le sue due punte non sono tecnicamente dei fenomeni ma hanno coraggio, scatto e prontezza conclusiva, vada come vada hanno rappresentato per un'ora almeno un autentico pericolo".
ASCOLI - JUVENTUS (23 febbraio 1975)
A far visita all’Ascoli - reduce dalla prestigiosa vittoria di Milano contro l’Inter - giunge la capolista Juventus, che vanta miglior attacco e miglior difesa del Campionato e che ovviamente attira il pubblico “delle grandi occasioni”.
Grande attesa dunque…ed Ascoli - non a caso - è anche “campo centrale” per “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”: infatti la cabina radiofonica dello Stadio Del Duca ospita il telecronista Enrico Ameri, alle cui parole mi affido – dopo mezzo secolo - per questo resoconto (un po’ di originalità !).
Stadio strapieno già 3 ore prima del fischio d’inizio...e record d’incasso per l’Ascoli.
Tripudio di colori bianco-neri dunque sugli spalti.
Squadre in campo (la Juventus dell’allenatore Carlo Parola in divisa azzurra):
ASCOLI: Grassi, Perico, Bertini – Scorsa, Castoldi, Morello – Legnaro, Minigutti, Zandoli, Gola, Silva
JUVENTUS: Zoff, Gentile, Cuccureddu – Furino, Morini, Scirea – Damiani, Causio, Anastasi, Capello, Bettega
L’Ascoli inizia con una “condotta generosa di gara” che frutta “una serie di tentativi” nei primi 15’.
Ed ecco l’elenco delle azioni del primo tempo da una parte e dall’altra:
- Primo affondo con Zandoli che crossa al limite per Silva, il quale è piuttosto titubante per cui l’azione sfuma
- Al 4’ cross di Zandoli per Silva, anticipato in angolo dalla difesa juventina
- Incursione in area di Bettega al 5’ peraltro poco pericolosa
- Al minuto 8 Perico di testa innesca Zandoli, che irrompe in area dalla sinistra ma tira fuori
- Al 11’ Gola, Minigutti e Silva imbastiscono una bella azione in profondità sulla destra: ne scaturisce però solo un tiro lento ed innocuo di Silva
- Al quarto d’ora crossa Damiani a centro-area ma Castoldi fa “buona guardia” anticipando Bettega
- Tiro di Causio al 18’ quasi dal limite dell’area...Blocca a terra il portiere Grassi
- Rischia grosso l’Ascoli al 21’: punizione di Causio - testa di Bettega - incrocio dei pali – recupera Damiani – sul tiro Grassi manda in angolo
- Al 24’ bella azione di Furino sulla sinistra e “secco” tiro dal limite: palla fuori
- Gola al 26’ tira al volo mandando la palla alta sopra la traversa
- Al 33’ azione Zandoli - Silva, che si “fa soffiare” la palla all’ultimo momento prima del tiro
- Al 38’ Silva viene agganciato dal terzino Claudio Gentile in area juventina e cade…ma l’arbitro Michelotti “sorvola” (fra le proteste del pubblico)
- Corner per l’Ascoli al 39’: batte Gola, testa di Bertini...e Zoff sventa la minaccia
Nel secondo tempo Ascoli piuttosto “baldanzoso” che sostanzialmente prevale e che gioca in attacco...ma le emozioni sono poche.
Attorno alla mezz’ora segnalate due occasioni sciupate da Bettega, che manda out.
Il fischio finale dell'arbitro è salutato con gioia e soddisfazione dal pubblico ascolano.
Juventus attenta a non correre rischi.
Ascoli generoso ma sterile.
Partita giocata con un certo ritmo ma non troppo vivace.
Risultato giusto.
Probabilmente la notizia più importante è che l’Ascoli con 13 punti in classifica ora è virtualmente salvo.
Si lascia dietro (ma ad un solo punto) Varese, Vicenza e Sampdoria.
Su Tuttosport del lunedi il titolone in prima pagina è: "La Signora va in bianco ma è come andare a nozze".
Si aggiunge: "pari macchiato" per l'ombra del rigore negato all'Ascoli (giudicando l'intervento di Gentile su Silva "a parer nostro veramente falloso").
Sempre in prima pagina Giglio Panza scrive dell'Ascoli: "Squadra priva di grosse individualità l'Ascoli svolge un'azione collettiva che nel nostro campionato molte squadre potrebbero invidiarle. Vero che le sue due punte non sono tecnicamente dei fenomeni ma hanno coraggio, scatto e prontezza conclusiva, vada come vada hanno rappresentato per un'ora almeno un autentico pericolo".
Re: Serie A 74/75. il Girone di Ritorno
20a Giornata (2 marzo 1975)
CESENA - ASCOLI
Ben 23.000 spettatori a Cesena in una giornata primaverile con quasi 5.000 ascolani.
L’Ascoli conferma gli undici titolari della domenica precedente e si presenta molto “guardingo” al cospetto dei romagnoli.
Da par suo il Cesena - pur non disprezzabile - non appare nella sua miglior giornata e la difesa ascolana molto accorta (lo chiamano tranquillamente “catenaccio” in cronaca) regge abbastanza tranquillamente dimostrandosi robusta, calma ed ordinata.
Tanto più che sul finire del primo tempo viene "graziata": il cesenate Orlandi - tutto solo - fallisce una clamorosa palla-gol a 5-6 metri da Grassi mandando fuori la sfera da ottima posizione.
...E poco dopo al 42’ un tentativo di Silva minaccia la porta avversaria mancando il bersaglio di un metro circa.
Buona partita comunque – molto corretta fra l’altro - specie nel primo tempo quando le squadre paiono più vigorose ed agili.
Cesena quasi costantemente in attacco ma in sostanza poco incisivo (scarse le occasioni da rete).
Ascoli volitivo nel pretendere da se stesso di ottenere un buon punto in trasferta.
Grassi, Perico, Minigutti e Gola i più positivi nell’Ascoli, oggi in maglia rossa "da trasferta".
CESENA - ASCOLI
Ben 23.000 spettatori a Cesena in una giornata primaverile con quasi 5.000 ascolani.
L’Ascoli conferma gli undici titolari della domenica precedente e si presenta molto “guardingo” al cospetto dei romagnoli.
Da par suo il Cesena - pur non disprezzabile - non appare nella sua miglior giornata e la difesa ascolana molto accorta (lo chiamano tranquillamente “catenaccio” in cronaca) regge abbastanza tranquillamente dimostrandosi robusta, calma ed ordinata.
Tanto più che sul finire del primo tempo viene "graziata": il cesenate Orlandi - tutto solo - fallisce una clamorosa palla-gol a 5-6 metri da Grassi mandando fuori la sfera da ottima posizione.
...E poco dopo al 42’ un tentativo di Silva minaccia la porta avversaria mancando il bersaglio di un metro circa.
Buona partita comunque – molto corretta fra l’altro - specie nel primo tempo quando le squadre paiono più vigorose ed agili.
Cesena quasi costantemente in attacco ma in sostanza poco incisivo (scarse le occasioni da rete).
Ascoli volitivo nel pretendere da se stesso di ottenere un buon punto in trasferta.
Grassi, Perico, Minigutti e Gola i più positivi nell’Ascoli, oggi in maglia rossa "da trasferta".