ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

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asbr73
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ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da asbr73 »

SERIE B - 1972/73

ASCOLI - VARESE-0-1
Cielo coperto, terreno pesante e 12.000 spettatori circa “salutano” l’esordio dell’Ascoli in Serie B nel suo stadio. E’ il 17 settembre 1972.
Ospitiamo il rinnovato Varese, appena retrocesso dopo un disastroso Campionato di A in cui aveva totalizzato una sola vittoria su 30 partite (al centro della difesa bianco-rossa esordisce un certo Claudio Gentile, destinato 10 anni dopo ad alzare la Coppa del Mondo FIFA).
L’Ascoli conferma “in sostanza” la squadra che ha dominato il Girone B della Serie C 1971/72.
In porta esordisce in Serie B (al posto di Masoni, che è in panchina) il 28enne friulano Armando Buffon, tornato ad Ascoli dopo 4 anni passati fra Brescia, Reggiana e Genoa.
Terzini confermati Vezzoso e Schicchi.
Confermati anche Pagani, Castoldi e Minigutti in retroguardia.
Infine schierati da destra a sinistra in avanti: 7 Colombini, 8 Mario Colautti (altro friulano, al posto dell’omonimo Vivani sempre presente nel 1971/72), 9 Bertarelli, 10 Gola ed 11 Campanini.
E’ un Ascoli definito “competitore eccellente almeno sul piano dell’agonismo e dell’impegno”.
Fra i titoli dei giornali del lunedì è piuttosto eloquente un “Molto sfortunato l’Ascoli”.
L’articolo recita: “...I neo-promossi dell'Ascoli hanno infatti giocato a spron battuto, costretti anche da uno svolgimento dell'andamento della partita poco fortunato. In svantaggio infatti dopo un quarto d'ora di gioco della ripresa, 1'Ascoli e stato costretto giocoforza a rincorrere, aprendosi in avanti ma sempre riuscendo a chiudere i varchi a reiterati contropiedi varesini. Dando quindi nel complesso impressione di efficienza a tutti i livelli e a tutti i reparti….”
Continua la cronaca “...II Varese era sceso ad Ascoli dimostrando di essere intenzionato a strappare l'intera posta. Ed infatti ha attaccato per tutti i primi 10 minuti di gioco, senza praticamente dar tregua alla retroguardia avversaria. Raramente in questa fase gli uomini di casa sono riusciti a rompere l'assedio, con trame, però piuttosto elaborate, dei vari Campanini e Bertarelli. II Varese si faceva poi più prudente senza tuttavia rinunciare a puntate di qualche efficacia. Numerosi gli scontri….”.
Infine: “...Nella ripresa il gioco è stato alquanto equilibrato. Su una azione di contropiede al 15' il Varese è riuscito però ad andare a segno con Prato. L'Ascoli si è scatenato alla ricerca del pareggio ma pur andando più volte vicino alla rete non è stato fortunato. Da registrare due pali: uno di Colautti e l'altro di Vezzoso. Poi il fischio di chiusura, a sancire la vittoria del Varese.”

CATANZARO - ASCOLI - 3-1
A Catanzaro la prima trasferta.
L’Ascoli disputa un buon primo tempo (“un calcio piacevole e lineare”) che si chiude sul 1-1.
Subiamo un gol di testa al 14’ sugli sviluppi di un corner e pareggiamo al 26’ grazie ad un preciso colpo di testa di Renato Campanini (e di chi se no ?).
Al 54’ l’episodio probabilmente decisivo: un retro-passaggio errato di Minigutti – vero e proprio “infortunio” - serve l’attaccante avversario Bonfanti, che “ringrazia” e segna.
L’altro attaccante giallo-rosso Petrini di testa sigla il definitivo 3-1 al 66’.
Il miglior bianco-nero in campo pare Steno Gola, gratificato da un lusinghiero 7,5 nella “pagella” del giornalista Pantaleone Sergi.

ASCOLI - CATANIA - 2-0
E’ invece Mario Vivani il bianco-nero che “spicca” in Ascoli-Catania-2-0.
Arriva finalmente la prima vittoria in Campionato.
Colautti su rigore (mani in area) e Campanini “da opportunista” sono i marcatori.

CESENA - ASCOLI - 2-0
Campanini è a sua volta “migliore in campo” a Cesena, domenica 8 ottobre.
Matura tuttavia un 2-0 per i romagnoli al termine di una partita dalla cronaca “scarna”.
Un clamoroso autogol dell’Ascoli al 14’ “spiana” la strada al Cesena che riesce ad arginare bene gli attacchi avversari, alquanto flebili nonostante l’impegno di Campanini troppo solo in avanti (assente Bertarelli come centrattacco non incidono né nel primo tempo Bianchini – alla sua unica presenza peraltro da “6” in pagella – né nel secondo tempo Macciò).
E’ un retro-passaggio indirizzato al portiere con “sufficienza” da Colautti, in completa solitudine, che trova Buffon fuori dai pali e che si insacca nonostante il tentativo del nr 1 di “smanacciare” il pallone in extremis. Il Cesena poi raddoppia nel secondo tempo e sfiora anche il tris.
Insomma l’Ascoli dopo 4 gare si ritrova nel gruppo delle ultime in classifica.
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da asbr73 »

ASCOLI – LECCO - 3-0
Bertarelli torna ad indossare la nr 9 bianco-nera contro il Lecco.
Ed il pubblico del Del Duca decisamente se ne accorge !
Al 20’ il centravanti ascolano dribbla 3 avversari e “cannoneggia” in rete la palla dell’1-0.
Al 45’ su cross dal fondo di Campanini Bertarelli solo in area raddoppia da pochi passi.
Al 90’ è Campanini di testa a fissare il 3-0, ripetutamente sfiorato nel corso di un secondo tempo ricco di occasioni.

FOGGIA – ASCOLI - 1-0
Segue un altro “stop” in trasferta.
L’Ascoli non demerita ma perde anche a Foggia (terza trasferta su tre sfortunata).
Nel primo tempo Buffon riesce a parare un rigore ma successivamente deve “raccogliere” dalla rete il pallone del gol-partita calciato da Villa.
Nella ripresa l’Ascoli “spinge”, gioca bene ma non è incisivo.
Un Foggia definito “arruffone” si aggiudica il match ed i 2 punti in palio.
L’Ascoli dovrà sfruttare il doppio turno casalingo “a cavallo” della Festività di Tuttisanti.

ASCOLI – MANTOVA- 1-0
La squadra marchigiana riesce a battere il Mantova per 1-0 grazie a Bertarelli.
Dalla cronaca del tempo di Mario Paoletti “...Riepilogando, il primo tempo e stato dominato dai bianconeri, che si mostravano attenti in difesa con l'ottimo libero Pagani pronto a rimediare alle distrazioni dei compagni arretrati, con l'ottimo trio Minigutti-Vivani-Gola padrone assoluto del centro-campo. All'inizio della ripresa l'Ascoli parte deciso a segnare. II gol arriva al 5’ su corner: respinge corto Recchi e Bertarelli in rovesciata realizza. Un minuto dopo Campanini in azione da contropiede coglie il palo….”
Si dice inoltre che “...il Mantova ha fatto di tutto per pareggiare ma l'Ascoli ha difeso i suoi due punti a denti stretti…” e che nell’Ascoli tutti hanno giocato molto bene.

ASCOLI – BARI – 4-0
Giunge ad Ascoli il Bari, secondo in classifica, imbattuto in trasferta e forte della miglior difesa del torneo.
Dalla cronaca: “...Il gioco dell'Ascoli nei primi 45 minuti è stato deciso e implacabile: 2 occasioni 2 gol. Il Bari ha mancato nel gioco offensivo. Le sue punte sono state fermate da una difesa ascolana molto attenta….”. Bertarelli (poderoso bolide in corsa col piede mancino, al volo su cross teso di Gola da sinistra al minuto 11’) e Colombini (al 40’ l’ala batte il portiere pugliese “in uscita”) mandano le squadre al riposo sul 2-0.
Ad inizio del secondo tempo l’espulsione di due giocatori del Bari agevola alquanto i padroni di casa, che hanno la capacità di chiudere addirittura sul 4-0 (Colombini causa un autogol e poi ottiene la personale doppietta sul finire): risultato davvero clamoroso, tanto più che ottenuto contro una squadra che aveva concesso solo 3 gol in 7 gare.

GENOA - ASCOLI - 6-1
La netta sconfitta al Luigi Ferraris contro la capolista Genoa conferma le difficoltà dell'Ascoli in trasferta: non abbiamo ancora trovato punti lontano dal Del Duca !

TARANTO - ASCOLI - 2-1
Il Taranto incontra l'Ascoli sperando di ottenere finalmente la prima vittoria in campionato.
La partita è brutta ma il Taranto chiude il primo tempo in vantaggio.
Poi Campanini sfrutta un intelligente passaggio di Minigutti da punizione e pareggia all'inizio della ripresa.
A 10' dal termine Colombini viene espulso per proteste dopo che l'arbitro Carminati (da 5 in pagella) ci ha negato un rigore.
Infine al 90' Majo rende amara anche la quinta trasferta per l'Ascoli, segnando il 2-1 finale e firmando l'aggancio in classifica ai bianco-neri ad 8 punti.
Soltanto 3 squadre (tutte lombarde) rimangono dietro di noi, che abbiamo ora la peggior difesa del campionato come reti subite: sono il Lecco (con 5 punti), il Mantova ed il Brescia (entrambe a quota 6 punti).
picchioAN
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da picchioAN »

asbr73 ti sei fermato??? Dai che voglio continuare a leggere, ti sei fermato quando sta per arrivare il meglio... 😅😅
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da lafaina2 »

Affettivamente è proprio questo campionato (Primo di B. Primo dell'Ascoli e dei giocatori dell'Ascoli e di Ascoli città e tifoseria, tra i professionisti) al quale sono, più di ogni altro, legato.

Negli altri, abbiamo vinto, questo è stato quello dell'adolescenza dell'Ascoli.
E l'adolescenza genera sempre i ricordi affettivi più belli.
In questo campionato e da questo campionato, l'Ascoli è diventato, collettivamente e personalmente, l'argomento bello, terso, ineguagliabile, di sintesi e di unione, di ognuno di noi.
Da qui si è cominciato a capire che non ne avremmo più fatto a meno e da qui incominciava, inconsapevolmente, la favola della squadra che sarebbe divenuta importante nel tempo, come Piazza del Popolo, il Colle San Marco, la Liva Fritta, Il Carnevale...

Fino a quella del Foggia in casa, ricordo visivamente ogni partita (sia quelle viste al del duca che gli spezzoni che davano il lunedì alle 18.00 su raidue in trasferta. E soprattutto gli aggiornamenti radio di tutto il calcio minuto per minuto.
Alla fine del trittico (Catania in trasferta 1-0 (colautti), Cesena inc asa 1-0 (colautti) e Lecco fuori 1.-0 (colautti)) che ci portò a giocarci l'entrata nei primi tre posti per la A, poii, col Foggia in casa, quando alla radio diede l'aggiornamento che ...
Risento ancora la gioia della notizia, la tensione di quei minuti passati senza sapere più nulla , e la gioia liberatoria finale, con io che, ci feci pure il saputello tra quelli più grandi, aggiornai scritta a mano su un foglio doppio di quaderno, la classifica che ci portava a ridosso della zona promozione.

Poscritto: dimenticavo, questo è pure l'anno del primo terremoto del 1972. Quello del terrore.
Con la città puntellata in ogni dove, con quasi cinquemila sfollati che dormivano con le famiglie presso le pensioni di sbt e i ricoveri di fortuna (io con mamma e fratello, dormivo alla ex maternità in piazza san tommaso). Ed anche lì l'argomento per tutti, rilassante e di forza, era questo Ascoli.

Questi giocatori, nonostante moltissimi sposati e con mogli giovanissime e figli piccolissimi, mai per un momento hanno pensato di lasciare la città e dormire in luoghi più sicuri. Hanno preferito vivere quel terrore e quei disagi - ce ne sono stati tanti di disagi. Basti pensare che ancora non era stata inventata la Protezione Civile - insieme a tutta la città, compresi mogli e figli. E mai mancavano un allenamento, sebbene di fortuna, per onorare ancora di più la squadra della città!

Inutile dire, sono veramente affezionato a questo ascoli del 72/73.
Ultima modifica di lafaina2 il martedì 19 ottobre 2021, 16:21, modificato 1 volta in totale.
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da lafaina2 »

Quando arrivi alla seconda di ritorno, in casa col Catanzaro, ti ci metto un aneddoto.
Credo che da lì abbiamo dato la svolta inattesa a questo campionato.
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da lafaina2 »

asbr73 ha scritto: mercoledì 6 gennaio 2021, 14:49 SERIE B - 1972/73

ASCOLI - VARESE-0-1
Cielo coperto, terreno pesante e 12.000 spettatori circa “salutano” l’esordio dell’Ascoli in Serie B nel suo stadio. E’ il 17 settembre 1972.
Ospitiamo il rinnovato Varese, appena retrocesso dopo un disastroso Campionato di A in cui aveva totalizzato una sola vittoria su 30 partite (al centro della difesa bianco-rossa esordisce un certo Claudio Gentile, destinato 10 anni dopo ad alzare la Coppa del Mondo FIFA).
L’Ascoli conferma “in sostanza” la squadra che ha dominato il Girone B della Serie C 1971/72.
In porta esordisce in Serie B (al posto di Masoni, che è in panchina) il 28enne friulano Armando Buffon, tornato ad Ascoli dopo 4 anni passati fra Brescia, Reggiana e Genoa.
Terzini confermati Vezzoso e Schicchi.
Confermati anche Pagani, Castoldi e Minigutti in retroguardia.
Infine schierati da destra a sinistra in avanti: 7 Colombini, 8 Mario Colautti (altro friulano, al posto dell’omonimo Vivani sempre presente nel 1971/72), 9 Bertarelli, 10 Gola ed 11 Campanini.
E’ un Ascoli definito “competitore eccellente almeno sul piano dell’agonismo e dell’impegno”.
Fra i titoli dei giornali del lunedì è piuttosto eloquente un “Molto sfortunato l’Ascoli”.
L’articolo recita: “...I neo-promossi dell'Ascoli hanno infatti giocato a spron battuto, costretti anche da uno svolgimento dell'andamento della partita poco fortunato. In svantaggio infatti dopo un quarto d'ora di gioco della ripresa, 1'Ascoli e stato costretto giocoforza a rincorrere, aprendosi in avanti ma sempre riuscendo a chiudere i varchi a reiterati contropiedi varesini. Dando quindi nel complesso impressione di efficienza a tutti i livelli e a tutti i reparti….”
Continua la cronaca “...II Varese era sceso ad Ascoli dimostrando di essere intenzionato a strappare l'intera posta. Ed infatti ha attaccato per tutti i primi 10 minuti di gioco, senza praticamente dar tregua alla retroguardia avversaria. Raramente in questa fase gli uomini di casa sono riusciti a rompere l'assedio, con trame, però piuttosto elaborate, dei vari Campanini e Bertarelli. II Varese si faceva poi più prudente senza tuttavia rinunciare a puntate di qualche efficacia. Numerosi gli scontri….”.
Infine: “...Nella ripresa il gioco è stato alquanto equilibrato. Su una azione di contropiede al 15' il Varese è riuscito però ad andare a segno con Prato. L'Ascoli si è scatenato alla ricerca del pareggio ma pur andando più volte vicino alla rete non è stato fortunato. Da registrare due pali: uno di Colautti e l'altro di Vezzoso. Poi il fischio di chiusura, a sancire la vittoria del Varese.”

In questa prima partita tra i prof, io e il mio compagno di squadra (lui era portiere) Renzo Pezzani entrammo (sempre da portoghesi, a quei tempi se avevi meno di 14 anni ti accodavi ad un adulto ed il gioco era fatto) ai distinti (futura tribuba est).
Il grosso e caldo del tifo era lì.

Esordì, con grande meraviglia e trasporto, il primo tamburo (anzi era una vera e propria batteria in quanto c'erano pure i piatti) dentro il del duca.
Lo suonava a mo di carica, all'ultimo gradno alto dei distinti, "Falecò" Mancini.
Il secondo tempo, il primo eravamo in ringhiera, presi dalla meravigliosa novità, io e Renzo andammo a metterci proprio lì.
Peccato il gol preso in quella ripresa, ma soprattutto peccato il palo di Sergio!!!
Uscimmo tutti soddisfatti, preoccupati per la montagna sconosciuta di campionato che iniziavamo ad affrontare (la maggior parte dei critici e non solo, ci davano come una delle più probabili retrocesse), ma anche soddisfatti che, comunque, contro una sicura protagonista di vertice di quel campionato (la squadra fino a qualche anno rpima di Bettega, Anastasi, Ariedo Braida, Riccardo Sogliano (gente forte forte) e di liedholm neo mister, faceva uno dei migliori calci di A), non avevamo sfigurato, anzi...Bravo Ascoli!!!
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tozzi
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da tozzi »

Che meraviglia
"L'Ascoli è capace di grandi cose. Rende intimi amici persone che, senza l'Ascoli, normalmente si sarebbero magari solo conosciute, dei fratelli persone che eppure, senza l'Ascoli, le cui strade si sarebbero magari solo sfiorate. Dei consanguinei bianconeri, potremmo chiamarli, persone apparentemente che sono di estrazione sociale e culturale diversa, di dialetti diversi. Che, senza l'Ascoli, si sarebbero potuti incrociare probabilmente solo in un autogrill o in un supermercato, tutti invece animati da una delle grandi passioni della loro vita, se non la più grande, l'Ascoli calcio" (Costantino Rozzi, 12.05.1989).

"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da lafaina2 »

asbr73 ha scritto: mercoledì 6 gennaio 2021, 14:49 SERIE B - 1972/73



CATANZARO - ASCOLI - 3-1
A Catanzaro la prima trasferta.
L’Ascoli disputa un buon primo tempo (“un calcio piacevole e lineare”) che si chiude sul 1-1.
Subiamo un gol di testa al 14’ sugli sviluppi di un corner e pareggiamo al 26’ grazie ad un preciso colpo di testa di Renato Campanini (e di chi se no ?).
Al 54’ l’episodio probabilmente decisivo: un retro-passaggio errato di Minigutti – vero e proprio “infortunio” - serve l’attaccante avversario Bonfanti, che “ringrazia” e segna.
L’altro attaccante giallo-rosso Petrini di testa sigla il definitivo 3-1 al 66’.
Il miglior bianco-nero in campo pare Steno Gola, gratificato da un lusinghiero 7,5 nella “pagella” del giornalista Pantaleone Sergi.

Primo gol tra i prof!!!
Partita che non si può descrivere se non da quello che passava la radio e tutto il calcio.
"Tutto il calcio..." si collegava coi secondi tempi delle partite di A. Un secondo tempo col match clou di B. E aggiornamenti, circa tre, sul resto della serie B.

Primo tempo" A catanzaro: catanzaro Ascoli 1-1- reti: catanzaro xxxx; Pareggio ascoli con Campanini al 28esimo"
BOOM; esplosione di gioia di chi c'era in ascolto.
pareggiavamo in casa di una grande, destinata come il varese a giocarsi la promozione con altre, ma con il PRIMO GOL tra i Prof!

"La faina! La faina ha fatto gol! Mo si incomincia a capì, che ci siamo pure noi!"
eccitazione.

Primo Aggiornamento: "Catanzaro Ascoli 2-1"!
Mutismo assoluto. Si parla di altro, si coommentano i risultati della A, ma con disagio e imbarazzo. Mannaggia al perdere.
Per cinque minuti va così.
Fin quando un omaccione (Peppe) si alza e fa a voce alta: " Se l'Ascoli sta perdendo pareggerà, e se non pareggerà, ancora di più: FORZA ASCOLI!!!"
E da lì, l'atmosfera si sciolse e vi furono anche ragionamenti tipo: "Non è che a Catanzaro noi possiamo sperare di fare punti! Intanto abbiamo fatto il primo gol e non è poco"

Secondo aggiornamento: "catanzaro Ascoli 3-1"!
Cazzarola, di nuovo più plumbea di prima l'atmosfera. In pratica si spera che la partita finisca così. No, prendere quattro e più gol, no!
Forza ragazzi!

Finisce così, bene. Sembra strano: ma bene!
Abbiamo perso, e ce lo aspettavamo.
Ma avevamo fatto il primo gol tra i prof!
Vi pare poco?

Giorno dopo, per la prima volta in quell'anno e esordì proprio in quella seconda giornata, la Rai coniò una trasmissione solo per la B. Dieci partite, trenta minuti di orologio, con le immagini dei gol.
Quando fece vedere il gol di Campanini, scattai a esultare d'istinto, proprio come allo stadio.
Non ci si credeva, la nostra maglia aveva fatto un gol ai grandi del calcio professionistico. (qualche mese prima, era un sogno, niente più di un sogno la cui reale portata non era possibile averla.)

Per me, non fu una sconfitta, non era la sconfitta il fatto dell'ascoli di quella giornata, ma il GOL che avevamo fatto!
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da lafaina2 »

asbr73 ha scritto: mercoledì 6 gennaio 2021, 14:49 SERIE B - 1972/73




ASCOLI - CATANIA - 2-0
E’ invece Mario Vivani il bianco-nero che “spicca” in Ascoli-Catania-2-0.
Arriva finalmente la prima vittoria in Campionato.
Colautti su rigore (mani in area) e Campanini “da opportunista” sono i marcatori.

Ohhhhh...Giornata di sole autunnale, ma tersa come una di primavera.
Quella domenica avevano cambiato l'orario quindi si faceva notte prima.
Ma la partita iniziava alle 14.30 e quindi, finendo alle 16.15 (max 16.20 a quei tempi il recupero era massimo - ma quasi mai-di uno due minuti nel secopndo tempo e niente il primo) la luce ancora era piena.

Catania. Grossa squadra anche questa (ad una matricola assoluta il calendario prevedeva il tour de force iniziale, non si scappava), credo che fossero secondi dietro al catanzaro insieme ad alcune altre.

C'è timore ma anche speranza di prendere il primo punto e sarebbe anche ora.
Variante tattica di Carletto Mazzone.
Per la prima volta esordisce come libero e stopper, la coppia Pagani e Colautti rispettivamente.
Castoldi, dunque, lo stopper per eccellenza, va fuori.
E ci resterà per una decina di partite.

Mazzone aveva capito che non poteva fare a meno della prepotenza fisica di Colautti (fin lì impiegato come ulteriore mediano).
Il "tedesco Schnellinger" come veniva chiamato, aveva esperienza ed era sbrigativo nei modi e sulla palla.
Non tergiversava, non la giocava, al limite la lanciava lunga, ma era un argine insostituibile per la squadra.
Mazzone capì che il suo ruolo era in difesa. E lì lo mise per avere un duo centrale cattivo e da battaglia. Dove Colautti era la forza prepotente e Abramo Pagani (il capitano) la cattiveria agonistica e il "testa di ca##o" che sapeva dare alle caviglie e alle costole agli attaccanti di grido e troppo liberi di giocare.

Castoldi, intendiamoci, aveva classe superiore ad entrambi, pulizia nell'intervento, anticipo, imbattibile di testa, ma "buono", che non faceva mai male al centravanti.
E Mazzone ci si incazzava: "Sei grosso, ce sai fà, ma non meni e non sai menà!"

(poi dopo una decina di partite, Carletto Fece l'altra variante che fu, credo, la fortuna di quell'annata. Ovvero: Colautti da stopper divenne il libero. Quello che "spazzava" e che si faceva sentire, e Castoldi tornò stopper. Pulito, preciso, d'anticipo, sapeva veramente marcare e restare "umano".
Il vecchio capitano Abramo Pagani, condottiero di lungo corso, assoluto dominatore dello spogliatoio di quella squadra, si fece da parte. Non entrerà più in quella stagione, se non vado errato. Ma resterà dentro la squadra come l'autentico faro. In pratica il "consigliore e braccio destro di Mazzone" insieme a Nardi.)

Catania, catania!

Primo tempo bello e combattuto, si vede che in difesa siamo più cattivi e facevamo certamente più paura. Più scarponi di certo, ma in area gli avversari ci sentivano molto.

Nota a margine: a quei tempi il tifo era estemporaneo. C'erano minuti e minuti di silenzio assoluti. E si sentivano gli scontri e i giocatori che strillavano in campo.
I corpo a corpo, i colpi secchi al pallone spazzato, oppure gli scontri tra cosce: specie di colautti e avversari.

Secondo tempo dopo la metà, rigore per noi!
RIGORE?!? Rigore?!? Se si segna andiamo in vantaggio a venti minuti dalla vittoria!!! La prima!

Silenzio di tomba.
Va Colautti (Colautti?!? ma li sa tirare? chi lo conosce è arrivato quest'anno, ma è forte, già uno dei nostri!).
Aveva la "castagna" Schnellinger.
Tira la botta e GOL!!!

Stadio in subbuglio, capisce che oggi ci può essere la prima vittoria!
Forza ragazzi.

La partita si fa durissima, spigolosissima,
La difesa lotta e mena peggio dei fabbri, la palla viene spesso scaraventata lontano e fuori.

A questo punto accade quello che per me, nel mio intimo personale, è il momento in cui inizia la leggenda del Del Duca come campo impossibile per chiunque!

Mancheranno poco più di dieci minuti.

La palla dalla nostra area esce e va verso il fallo laterale della trequarti. Qui sotto ai distinti (ora tribuna est).

C'è il raccattapalle, Gabriele mio amico di san marcello di qualche anno più grande e scomparso il 12 di questo mese (rip amico di sempre), la palla va verso di lui, il giocatore del catania, il numero tre, alto capelli un pò lunghi, baffi, sudato e in trance agonistica perchè volevano recuperare l'inatteso svantaggio, corre di fretta per battere il fallo.
Vuole subito la palla che sta andando lemme lemme verso il raccattapalle.

Questi, scaltro come un topo di campagna (non a caso il suo soprannome da sempre è "il topo") va per prendere la palla e fa finta di mancarla lasciandosela scappare tra le gambe e allungando la ripresa del gioco.

Non l'avesse mai fatto!
Senza interrompere la corsa il numero tre catanese gli si avventa. Grande e grosso contro un ragazzino.
Lo stadio si infuria e lo riempie di epiteti, plaudendo poi al ragazzino, che girandosi verso gli spalti poi, fa l'occhietto complice. (eheheheheheh)

Ecco! Il Del Duca che diviene bolgia, tutti che lottano, dal pubblico, ai giocatori, alla panchina, ai raccattapalle, contro l'avversario...diverrà lo scenario tipico del Del Duca e la caratteristica principe di tutti gli Ascoli a venire.

Poi a qualche minuto dalla fine, la faina raddoppia, ma questo è solo il degno finale di una domenica campale.
Indimenticabile.

Quando l'Ascoli da vincitore lascia il campo, la gente li accompagna di grida tanto eufioriche, felici quanto bestiali! Forse anche incredule.
Forse qua inizia tutta un'altra storia: quella del Grande Ascoli cui nulla si precluse.
Anzi una cosa sì': i maledetti e incredibili rigori sbagliati dal Torino in finale di Coppa Italia che ci negarono l'accesso alle coppe internazionali. Lo avremmo davvero meritato!
Ultima modifica di lafaina2 il giovedì 4 febbraio 2021, 9:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da Picchio_Ale »

E quando non c'era il collegamento a "Tutto il calcio..." ? Si aspettava con trepidazione che lo speaker radiofonico annunciasse: "E ora i risultati finali..." e aspettavi nel silenzio assoluto e trattenendo il fiato che arrivasse alka nostra partita... che emozioni!!!
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da lafaina2 »

Picchio_Ale ha scritto: mercoledì 3 febbraio 2021, 19:29 E quando non c'era il collegamento a "Tutto il calcio..." ? Si aspettava con trepidazione che lo speaker radiofonico annunciasse: "E ora i risultati finali..." e aspettavi nel silenzio assoluto e trattenendo il fiato che arrivasse alka nostra partita... che emozioni!!!
assolutamente così!!! ricordo perfettamente quella sensazione, che poi era di tutti.
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

Messaggio da lafaina2 »

asbr73 ha scritto: mercoledì 6 gennaio 2021, 14:49 SERIE B - 1972/73


CESENA - ASCOLI - 2-0
Campanini è a sua volta “migliore in campo” a Cesena, domenica 8 ottobre.
Matura tuttavia un 2-0 per i romagnoli al termine di una partita dalla cronaca “scarna”.
Un clamoroso autogol dell’Ascoli al 14’ “spiana” la strada al Cesena che riesce ad arginare bene gli attacchi avversari, alquanto flebili nonostante l’impegno di Campanini troppo solo in avanti (assente Bertarelli come centrattacco non incidono né nel primo tempo Bianchini – alla sua unica presenza peraltro da “6” in pagella – né nel secondo tempo Macciò).
E’ un retro-passaggio indirizzato al portiere con “sufficienza” da Colautti, in completa solitudine, che trova Buffon fuori dai pali e che si insacca nonostante il tentativo del nr 1 di “smanacciare” il pallone in extremis. Il Cesena poi raddoppia nel secondo tempo e sfiora anche il tris.
Insomma l’Ascoli dopo 4 gare si ritrova nel gruppo delle ultime in classifica.
Questa, nella B fu la mia prima trasferta.
Ero piccolo, avevo 12 anni, quindi andai col pulman organizzato proprio a Brecciarolo (pensa tu, pure a Brecciarolo si organizzavano i pulman a quei tempi).

In quanto uno dei nostri era autista per l'INT (la vecchia Star si chiamava così, ed era statale. Istituto Nazionale Trasporti).
Quindi con un vecchio INT, tutta gente che conoscevo in trasferta.

Talmente bella e per me così affascinante, che della partita non ci capii un cavolo.
Lo Stadio, quancuno di noi, compreso il signore che mi aveva in custodia, va ai "distinti" (alla vecchia Fiorita, il settore di fronte alla tribuna.
(a quei tempi non c'era tifo organizzato, quindi arrivati al campo, ognuno andava dove voleva e poteva. Ai gol, si capiva chi e quanti ne eravamo, più o meno. Anche perchè io e il mio amichetto avevamo fatto una bandiera - bianconera!- uguale alle bandiere dei cesenati...vaff...eheheheheheheh)

Non vidi che avevamo preso la rete su autogol, capii dopo la loro esultanza che loro avevano raddoppiato ad inizio ripresa.
La cosa che più mi incuriosì della partita fu il "13" Macciò subentrato a bianchini nell'intervallo.
Fece due o tre dribbling con relativi cros, sapeva marcare, moretto, veloce, un peperino che mi piaceva.
Lo avevo visto di sfuggita, cinque minuti che subentrò, contro il catania, ma non aveva toccato palla o che.

Per il resto, il bellissimo approccio con la trasferta, il pulman, la gente ascolana che si ritrovava lì prima di mezzogiorno, il pane con frittata a doppio strato, loro che bevevano dalle bocce di rosso, bianco e cotto. Qualcuno che offriva le immancabili olive ascolane, anche ai cesenati che passavano nei paraggi.

Niente più, ma fu bello al ritorno, quando arrivammo a destinazione, c'era un gruppetto di gente ad aspettarci (chissà da quanto tempo era lì?) per parlare della partita con noi reduci.

Prima vera trasferta, per me.
L'anno prima ero andato a Chiavari contro l'Entella (vittoria per uno a zero con rete di campanini) ma fu troppo comoda-
Con il Citroen DS (lo squalo) del padre di un mio amico e due suoi amici.
Pranzo a ristorante già prenotato per le dodici.
Partita in tribuna coperta.
Non fu in pratica una "trasferta" tipica nell'accezione del termine.
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

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asbr73 ha scritto: mercoledì 6 gennaio 2021, 18:11 ASCOLI – LECCO - 3-0
Bertarelli torna ad indossare la nr 9 bianco-nera contro il Lecco.
Ed il pubblico del Del Duca decisamente se ne accorge !
Al 20’ il centravanti ascolano dribbla 3 avversari e “cannoneggia” in rete la palla dell’1-0.
Al 45’ su cross dal fondo di Campanini Bertarelli solo in area raddoppia da pochi passi.
Al 90’ è Campanini di testa a fissare il 3-0, ripetutamente sfiorato nel corso di un secondo tempo ricco di occasioni.

Anche qui bella domenica chiara e di luce.
Anche se non ricordo se il sole ci fu durante tutta la partita o meno.
Ricrdo che quando entrai ai distinti, mi misi sulla balaustra un pò spostato verso la curva nord (lì c'erano gli agglomerati più autentici di tifosi dell'ascoli che parlavano della partita. Io ragazzino dodicenne li ascoltavo per capire qualcosa di più) e ricordo il verde brillante del tappeto del Del Duca baciato da sole.

Poi tutta partita.

In pratica, fatto salvo il "5" sulle spalle di Colautti invece che Castoldi, era la formazione galoppante della C dello scorso anno.
Anche nella numerazione.
Colombini col 7; Vezzoso col 2, pagani col 4, ezio miniguttii col 6 e così via.

Come detto dalla cronaca vincemmo tre a zero.
Ovvero vincemmo benissimo come le partite dell'anno precedente. da padroni del campo, che concedeva pochissimo all'avversario, che sapeva far malissimo nei cinque dalla cintola in su.

Finalmente si sblocca alla grande il centrvanti adoratissimo: Giuliano Bertarelli. Tributatissimo sugli spalti.
Migliore in campo lui, naturalmente. Se non vado errato, l'assist di campanini a lui sul secondo gol, lui lo restituì in occasione della rete di renato. Ma non sono certissimo perchè credo di non ricordarla bene.

Particolarità della partita.
Il Lecco aveva nel suo capitano e uomo guida ormai da anni: Osvaldo Jaconi. Sì, sì, il mister di Castel di Sangro quando perdemmo lo spareggio a foggia coi rigori.
Che poi gli ultimi anni di carriera da allenatore ha sempre ballonzolato dalle nostre parti: civitanova, fermo ecc...

La sensazione, usciti dalla partita, era che l'Ascoli aveva dimostrato che le squadre pari, con le quali doveva lottare per la salvezza, erano alla sua portata.
E fu una gran bella sensazione.
Da notare che questa volta, forse per la prima volta, dopo la venuta della nazionale under 23, i distinti (tribuna est) settore per eccellenza, era gremitissimo e c'erano problemi con il dare i biglietti poichè ai distinti erano finiti e mandarono un emissario a riprendere quelli di "riserva" alla segreteria della tribuna coperta.
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

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asbr73 ha scritto: mercoledì 6 gennaio 2021, 18:11
FOGGIA – ASCOLI - 1-0
Segue un altro “stop” in trasferta.
L’Ascoli non demerita ma perde anche a Foggia (terza trasferta su tre sfortunata).
Nel primo tempo Buffon riesce a parare un rigore ma successivamente deve “raccogliere” dalla rete il pallone del gol-partita calciato da Villa.
Nella ripresa l’Ascoli “spinge”, gioca bene ma non è incisivo.
Un Foggia definito “arruffone” si aggiudica il match ed i 2 punti in palio.
L’Ascoli dovrà sfruttare il doppio turno casalingo “a cavallo” della Festività di Tuttisanti.

Alla radio.
Soliti aggiornamenti del primo tempo.
L'Ascoli, per la prima volta (per me poichè a cesena ero in trasferta), sta perdendo.
Sta perdendo e sta perdendo.
Incontravamo squadre non alla nostra portata, certamente certamente...ma se avessimo perso era la terza volta su tre trasferte!
Non eravamo abituati a perdere spesso eheheheheheheh...

Comunque loro ci fanno gol con Luigi Villa. Attenzione contro di noi, perlomeno al ritorno, giocò col numero dieci, ma era un marcatore arcigno di centrocampo. Infatti al ritorno si appiccicò a Gola in maniera ferrea, su indicazione della vecchia volpe di Mister Toneatto.
Luigi Villa era titolarissimo di quel Foggia che poi andò in A, fortemente rivoluto da Toneatto.
Villa aveva fatto cinque o sei anni a Foggia.
Poi nel 71/72 fu ceduto (non cso con quale formula) al Como e quindi fu ripreso nel 72/73 dal Foggia su pressioni estreme di Toneatto.
Con lui a centrocampo poteva far giocare il suo trio meraviglia più all'attacco: Pavone, Rognoni (il crujiff della daunia) e Braglia (colui che rifilò una tripletta col Napoli nella partita d'esordio dell'Ascoli della serie A, due anni più tardi).

Ebbene Villa, sempre titolare, quell'anno fece due gol con la maglia rossonera: entrambi contro l'Ascoli!!!
Questo all'andata e il secondo al ritorno!

Ho sempre detto che se quell'anno, fu meraviglioso credetemi, fu un anno che non ci sarà più, per quanto pregno di storia dell'ascoli, me la devo prendere con qualcuno per aver mancato di un punto la clamorosissima promozione, me la prendo con Luigi Villa!!! (mannaggia a lui!)
lafaina2

Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Serie B 1972/73. Una Nuova Epoca.

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asbr73 ha scritto: mercoledì 6 gennaio 2021, 18:11

ASCOLI – MANTOVA- 1-0
La squadra marchigiana riesce a battere il Mantova per 1-0 grazie a Bertarelli.
Dalla cronaca del tempo di Mario Paoletti “...Riepilogando, il primo tempo e stato dominato dai bianconeri, che si mostravano attenti in difesa con l'ottimo libero Pagani pronto a rimediare alle distrazioni dei compagni arretrati, con l'ottimo trio Minigutti-Vivani-Gola padrone assoluto del centro-campo. All'inizio della ripresa l'Ascoli parte deciso a segnare. II gol arriva al 5’ su corner: respinge corto Recchi e Bertarelli in rovesciata realizza. Un minuto dopo Campanini in azione da contropiede coglie il palo….”
Si dice inoltre che “...il Mantova ha fatto di tutto per pareggiare ma l'Ascoli ha difeso i suoi due punti a denti stretti…” e che nell’Ascoli tutti hanno giocato molto bene.

Dunque a questo punto occorre guardare partita e avversari.
A quei tempi, io ma non solo io, ma diversi della mia età, si leggeva (comprandoli, perchè il giornale sportivo del lunedì era più prezioso di un gelato di una pizzetta ecc...) più di un giornale.
Io, cercavo di recuperare i soldi, ad esempio (costava attorno alle cento lire un quotidiano), per almeno "Lo Stadio" e il resto del carlino, il lunedì.
Ma anche, se riuscivo, la gazzzetta dello sport.
Poi il martedì certamente il resto del carlino (vi scriveva l'unico giornalista professionista sportivo della zona, nino castelli, e quindi le sue analisi del martedì sull'ascoli andavano quasi sempre sulla stampa nazionale sportiva -ovvero Lo Stadio- e il resto del Carlino aveva la stessa redazione sportiva.
(Bortolotti adalberto vicedirettore dello stadio) .
(Italo Cucci redattore capo e via dicendo).
(Parliamo di un bel Gotha dei giornalisti sportivi italiani. E che erano le prime firme dell'unico settimanale sportivo illustrato: Il Guerin Sportivo)

E ancora Lo Stadio - parlo di acquistare-, perchè vi erano analisi e approfondimenti di tantissime squadre e partite.
(il giornale sportivo del martedì era interesseante quasi come quello del lunedì)

Viene il Mantova!
Bene, a quei tempi il Mantova era una squadra conosciutissima di A, erano appena retrocessi male ad un punto dalla salvezza, avevano cambiato moltissimo l'organico andando verso un ridimensionamento del tempo d'oro appena passato.
Piazza dal palato fino in materia di calcio.
Avevano un ancora giovane Roveta, juventino fino all'anno prima e scudettato anche se con poche presenze, più l'anno rpecedente.
Un Gianfranco leoncini, fino a due anni prima capitano della Juve e storico centrocampista delle vecchia signora.
Avevano altre belle individualità e stavano tirando fuori un giovane Fernando viola (che poi andrà alla juve).

Quindi, non come oggi si potrebbe dire pensando al mantova, una squadretta alla ns portata e senza storia.

Loro erano ultimi, mi pare con altre due squadre, noi un punto sopra col grosso di sette/otto squadre. Coi due punti, la sempre classifica corta della B era ancora più ammucchiata.

Dopo aver vinto contro catania e lecco, minimo dovevamo pareggiare, ma forse era meglio vincere perchè la successiva l'avremmo avuta contro il bari in casa che sembrava ormai destinato, insieme al genoa, cui avremmo fatto visita successivamente ai galletti, a fare corsa a sè per la serie A.

Bene, formazioni e sorpresa con relativo applauso di tutto lo stadio, con tanto di buonumore per tutti.
In Porta è tornato, come lo scorso anno, uno dei giocatori più amati di quei tempi in ascoli: Masoni! masoni il matto!

Amatissimo, in quell'occasione, debuttava in B. (poi, nel mercato di novembre dalla fiorentina sarebbe arrivato Migliorini ex Samb e futuro titolare)

Già si partiva con un moto di affetto in più, senza nulla togliere al pur bravo Buffon, Masoni era amatissimo dal Del Duca e dalla città. Un'icona!

La partita è bella, noi sempre attenti, loro sanno difendersi senza menare. Non disdegnano di venire avanti, Fernando Viola dimostra che gli elogi dei cronisti sportivi non erano sprecati.

Giochiamo meglio noi, con un Gola (mantovano di origine) in spolvero eccezionale.
Davanti il duo classico: campanini bertarelli.
Colombini che va sulla fascia molto agile, vivani che si dimostra giovane mezzala di futuro certo.

All'intervallo zero a zero. Vicino a me i tifosi adulti: "bisogna vincere, dopo viene il bari e che gli fai?" "Bisogna vincere perchè stiamo giocando meglio" ecc...

Inizia il secondo tempo e quasi subito si va in vantaggio!!! (Bertarelli con una splendida semirovesciata a ribadire in rete una respinta in mischia)

Bene, benissimo!

Il Mantova da quel momento spinge molto.
Nell'immediato abbiamo subito un contropiede a favore di campanini, con gola che gli dà una palla sulla corsa che sembrava radiocomandata, che prende il palo sulla destra del portiere battuto e poco fuori dai pali.

Va bene, fa niente.

Loro attaccano e, verso la metà del tempo, succede quello che ognuno in cuor suo non voleva ma se c'era era meglio!
Viola (col sette) sfugge a schicchi, va sulla fascia e mette una palla velenosa in area dove accorrono due mantovani, con i nostri colautti (un pò preso in velocità) vezzoso ancora bello in copertura sul suo uomo e pagani preso un pò in mezzo.
Uno dei loro devia il trave45rsone verso la porta e Masoni si butta sulla sua sinistra, respingendo il pallone basso che poi pagani allontanerà.

Wow!!! (anche con iperbole, era stata una bella parata ma non un miracolo) lo stadio si alza in piedi tutto e applaude e urla il nome del portiere, anche accennado in vari punti, il coro: MA-SO-NI! MA-SO-NI!
lui naturalmente si schernisce, da buontempone quale era, e alza il braccio a mo di risposta.
Pagani ride.

Finisce, è finita e siamo a tre punti dall'ultima (il mantova apppunto) e a due punti dal terz'ultimo posto (ne retroccedevano tre).
Un'enormità era per quel tempo di due punti a vittoria, dove il pareggio era sempre considerato mezza vittoria.

E' vero che fuori le abbiamo perse tutte, ma è anche vero che in casa abbiamo vinto le ultime tre! E, tranne la prima, tutte!

Siamo forti, siamo di categoria, inutile dire.
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