1955/56 - Promozione Regionale Marche
Nasce la nuova Società “A.S. Del Duca Ascoli”: il sodalizio è sotto l'egida del famoso editore Cino Del Duca che si accolla i debiti dell'A.S. Ascoli, contestualmente accetta la proposta di incorporare la sua “Lillo Del Duca” Montedinove nella storica Società calcistica ascolana e diventa il patron dei “rinfrancati” bianco-neri.
Confermati i giocatori Tazzioli, Guidetti, Pavoni, Tenaglia, Oddi, Nardi e Grazioli (erano già all'A.S. Ascoli nel 1954/55) ed Ercoli (nel 1954/55 prestato dall'A.S. Ascoli alla “Lillo Del Duca”).
Allenatore il 36enne toscano Silvano Grassi, reduce dai successi col Prato e garanzia di un progetto ambizioso: il tecnico di Signa con la squadra pratese nel 1953/54 era stato promosso in Serie C e l'anno dopo aveva ottenuto una salvezza “di carattere” (vinto lo spareggio contro il Fanfulla).
La Stagione inizia il 9 ottobre 1955 ed il pubblico ascolano - “riacceso” dalle rosee prospettive legate alle vicende societarie – può ammirare il bel 4-1 sul Camerino: il nuovo attaccante Enzo Pastore si presenta con 2 gol in 33'.
Dopo 6 giorni è in programma il derby cittadino Pro Calcio – Del Duca, che si conclude sullo 0-0.
La doppietta di Guidetti (2-0 all'Osimana) è il viatico per la sfida Fano-Del Duca: Castellini al 86' decide la partita per i padroni di casa fanesi (è un 2-1 che si rivelerà “fatale” per i bianco-neri).
L'Ascoli nelle 17 gare del Girone d'Andata chiude senza subire gol in ben 11 occasioni ma deve “mordersi le mani” per alcune occasioni davvero sprecate sui campetti di provincia: deludenti gli 0-0 col Minatori Perticara e col Piano S.Lazzaro ed imperdonabile la sconfitta 1-0 con la Pergolese, che chiuderà penultima col peggior attacco di tutto il campionato.
La Del Duca Ascoli reagisce con 6 vittorie consecutive (fra cui il 2-0 sul Fano), l'ultima delle quali conto la Pro Calcio (1-0 siglato Pastore).
Poi pur continuando a vincere sempre in casa otteniamo solo un punto nelle trasferte con Portocivitanovese, Fermana e Vis Pesaro.
Non serve a nulla il 7-0 alla Pergolese all'ultima partita (poker di Pastore) in quanto il Fano espugna Perticara e mantiene un punto di vantaggio che significa IV Serie per i granata.
ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
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ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
Ultima modifica di asbr73 il lunedì 30 ottobre 2017, 15:50, modificato 1 volta in totale.
Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
1955/56 con la nuova maglia "a strisce larghe".
Sono gli stessi undici uomini schierati sia con la Portocivitanovese sia contro la Fermana (20 nov e 4 dic), per cui mi è impossibile stabilire la partita.
Ho riconosciuto:
IN PIEDI da sn. Pavone - Nardi - Rossi - Ghedini - Chiossi - Baldi
ACCOSCIATI da sn. Guidetti - Santoni - Oddi - Battistelli - Tenaglia
Sono gli stessi undici uomini schierati sia con la Portocivitanovese sia contro la Fermana (20 nov e 4 dic), per cui mi è impossibile stabilire la partita.
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
Beh? Ti sei fermato?
"L'Ascoli è capace di grandi cose. Rende intimi amici persone che, senza l'Ascoli, normalmente si sarebbero magari solo conosciute, dei fratelli persone che eppure, senza l'Ascoli, le cui strade si sarebbero magari solo sfiorate. Dei consanguinei bianconeri, potremmo chiamarli, persone apparentemente che sono di estrazione sociale e culturale diversa, di dialetti diversi. Che, senza l'Ascoli, si sarebbero potuti incrociare probabilmente solo in un autogrill o in un supermercato, tutti invece animati da una delle grandi passioni della loro vita, se non la più grande, l'Ascoli calcio" (Costantino Rozzi, 12.05.1989).
"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
Rarissima immagine di uno dei derby fra Del Duca e Pro Calcio (1955/56) "postata" dal grandissimo PIETRO MAZZOCCHI per Sport Piceno.
Le circostanze dell'articolo purtroppo erano davvero tragiche perchè si commemorava l'ex portiere Aldo Seghetti, deceduto a quasi 80 anni d'età nel marzo di quest'anno.
Un'occasione per ricordarlo ancora una volta.
Riporto le sue parole sul derby del 16 ottobre 1955 pareggiato a "reti bianche".
”... Gli spalti dello Squarcia erano gremiti da più di 5000 persone ed il clima era infuocato. In campo volava di tutto (pietre,...). Noi strappammo un pareggio che alla fine del campionato costò la prima posizione alla Del Duca..."
http://www.sportpiceno.com/lutto-nel-mo ... etti-aldo/
Le circostanze dell'articolo purtroppo erano davvero tragiche perchè si commemorava l'ex portiere Aldo Seghetti, deceduto a quasi 80 anni d'età nel marzo di quest'anno.
Un'occasione per ricordarlo ancora una volta.
Riporto le sue parole sul derby del 16 ottobre 1955 pareggiato a "reti bianche".
”... Gli spalti dello Squarcia erano gremiti da più di 5000 persone ed il clima era infuocato. In campo volava di tutto (pietre,...). Noi strappammo un pareggio che alla fine del campionato costò la prima posizione alla Del Duca..."
http://www.sportpiceno.com/lutto-nel-mo ... etti-aldo/
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
Finalmente
"L'Ascoli è capace di grandi cose. Rende intimi amici persone che, senza l'Ascoli, normalmente si sarebbero magari solo conosciute, dei fratelli persone che eppure, senza l'Ascoli, le cui strade si sarebbero magari solo sfiorate. Dei consanguinei bianconeri, potremmo chiamarli, persone apparentemente che sono di estrazione sociale e culturale diversa, di dialetti diversi. Che, senza l'Ascoli, si sarebbero potuti incrociare probabilmente solo in un autogrill o in un supermercato, tutti invece animati da una delle grandi passioni della loro vita, se non la più grande, l'Ascoli calcio" (Costantino Rozzi, 12.05.1989).
"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
Per correttezza risalirebbe forse a questo periodo una "fantomatica" amichevole fra Ascoli e Sambenedettese, che si sarebbe chiusa 1-6 per gli ospiti allo Squarcia (ricordiamo che nel 1956 la Samb fu promossa in Serie B), di cui peraltro NON HO TROVATO RISCONTRI se non nel sito della Samb.
Qui sotto una foto: l'Ascoli è con la seconda maglia che usò per buona parte degli Anni Cinquanta.
Qui sotto una foto: l'Ascoli è con la seconda maglia che usò per buona parte degli Anni Cinquanta.
Ultima modifica di asbr73 il mercoledì 29 agosto 2018, 18:37, modificato 1 volta in totale.
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. La A.S. Del Duca Ascoli (1955/56)
asbr73 ha scritto: ↑martedì 28 agosto 2018, 21:39 Per correttezza risalirebbe forse a questo periodo una "fantomatica" amichevole fra Ascoli e Sambenedettese, che si sarebbe chiusa 1-6 per gli ospiti allo Squarcia (ricordiamo nel 1956 la Samb fu promossa in Serie B), di cui peraltro NON HO TROVATO RISCONTRI se non nel sito della Samb.
Qui sotto una foto: l'Ascoli è con la seconda maglia che usò per buona parte degli Anni Cinquanta.
"L'Ascoli è capace di grandi cose. Rende intimi amici persone che, senza l'Ascoli, normalmente si sarebbero magari solo conosciute, dei fratelli persone che eppure, senza l'Ascoli, le cui strade si sarebbero magari solo sfiorate. Dei consanguinei bianconeri, potremmo chiamarli, persone apparentemente che sono di estrazione sociale e culturale diversa, di dialetti diversi. Che, senza l'Ascoli, si sarebbero potuti incrociare probabilmente solo in un autogrill o in un supermercato, tutti invece animati da una delle grandi passioni della loro vita, se non la più grande, l'Ascoli calcio" (Costantino Rozzi, 12.05.1989).
"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
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