Spaghettoni (o rigatoni) alla gricia
Inviato: martedì 9 luglio 2013, 16:32
Ingredienti:
Guanciale (solo guanciale e di quello buono taglaito appena dal tocco))
Pecorino di amatrice (più dolce, e molto meno forte del pecorino romano. Mi raccomando!)
Spaghetti o rigatoni (meglio i rigatoni delle mezzemaniche) (Se potete prendete la pasta di mancini di monte san Pietrangeli. Si vende alla bottegola di castel di lama, ad esempio. Gli spaghettoni (i più spessi che ha) sono davvero perfetti)
Pepe nero (niente peperoncino. Sarà più saluatre del pepe nero, ma quello ci vuole per un piatto di gricia. Pepe in grani da spolverare sopra)
(niente altro, mi raccomando. La gricia va fatta da talebani, non si ammettono deroghe! Lei è l’antenata dell’amatriciana)
La ricetta
Tagliate a liste (non tropp sottili,) il guanciale.
Prendete una padella di alluminio (anche le antiaderenti, ma quella d’alluminio è molto meglio.
Fate rosolare. Mesticate spesso, specie se la padella è d’alluminio, perché si attacca senza olio o altro (alcuni dicono il lardo che è dolce, ma io la faccio senza niente altro), poi quando il grasso inizierà a sciogliersi, sarà tutto più semplice.
Se proprio volete metterci qualcosa, mettete una pochetto di acqua di cottura.
Quando il guanciale è (qua sta uno dei piccoli segreti di questa pasta sublime) ha passato la fase della trasparenza e inizia a prendere un po’ di colore, appena appena…non fatelo arrostire, spegnete il gas.
Adesso aggiungete all’impasto metà del pecorino e una bella (anche due) spolverata di pepe nero appena macinato.
Scolate bene al dente gli spaghettoni e ripassateli in padella con la gricia.
Non accendete il fuoco. Non accendet4e affatto il fuoco. La saltatura va fatta senza fiamma.
Mettete la rimanenza del pecorino e un’altra (anche due) spolverata di pepe e continuate a saltare per mezzo minuto.
Servite in tavola, aggiungendo sopra una piccolissima parte di pecorino (proprio poco, vale più per l’occhio che altro)
Io ci vado matto. (insieme al risotto allo zafferano (non alla milanese) e ai tortellini in brodo di gallina è la cosa che più mi piace di primo
Guanciale (solo guanciale e di quello buono taglaito appena dal tocco))
Pecorino di amatrice (più dolce, e molto meno forte del pecorino romano. Mi raccomando!)
Spaghetti o rigatoni (meglio i rigatoni delle mezzemaniche) (Se potete prendete la pasta di mancini di monte san Pietrangeli. Si vende alla bottegola di castel di lama, ad esempio. Gli spaghettoni (i più spessi che ha) sono davvero perfetti)
Pepe nero (niente peperoncino. Sarà più saluatre del pepe nero, ma quello ci vuole per un piatto di gricia. Pepe in grani da spolverare sopra)
(niente altro, mi raccomando. La gricia va fatta da talebani, non si ammettono deroghe! Lei è l’antenata dell’amatriciana)
La ricetta
Tagliate a liste (non tropp sottili,) il guanciale.
Prendete una padella di alluminio (anche le antiaderenti, ma quella d’alluminio è molto meglio.
Fate rosolare. Mesticate spesso, specie se la padella è d’alluminio, perché si attacca senza olio o altro (alcuni dicono il lardo che è dolce, ma io la faccio senza niente altro), poi quando il grasso inizierà a sciogliersi, sarà tutto più semplice.
Se proprio volete metterci qualcosa, mettete una pochetto di acqua di cottura.
Quando il guanciale è (qua sta uno dei piccoli segreti di questa pasta sublime) ha passato la fase della trasparenza e inizia a prendere un po’ di colore, appena appena…non fatelo arrostire, spegnete il gas.
Adesso aggiungete all’impasto metà del pecorino e una bella (anche due) spolverata di pepe nero appena macinato.
Scolate bene al dente gli spaghettoni e ripassateli in padella con la gricia.
Non accendete il fuoco. Non accendet4e affatto il fuoco. La saltatura va fatta senza fiamma.
Mettete la rimanenza del pecorino e un’altra (anche due) spolverata di pepe e continuate a saltare per mezzo minuto.
Servite in tavola, aggiungendo sopra una piccolissima parte di pecorino (proprio poco, vale più per l’occhio che altro)
Io ci vado matto. (insieme al risotto allo zafferano (non alla milanese) e ai tortellini in brodo di gallina è la cosa che più mi piace di primo