ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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asbr73
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ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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1959-60.
Serie C - Girone B

Il presidente Saldari allestisce per il ritorno in Serie C una formazione competitiva, affidata a Mezzadri come tecnico (allenatore - giocatore già per le ultime partite della Stagione precedente).
Nuovo il portiere, che si aggiunge agli “ascolani veraci” Antonini e Seghetti destinati ad essere le riserve: arriva dal Cagliari (dove era il portiere titolare in Serie B, reduce da un ottimo quarto posto) il bergamasco Piero Persico, un ottimo profilo che aveva “messo radici” a S. Benedetto (era stato rosso-blu per 5 Stagioni nei primi Anni Cinquanta).
Persico - purtroppo scomparso 4 anni fa - finita la carriera agonistica diverrà noto per aver “svezzato” molti portieri importanti nei suoi trascorsi alla Samb come preparatore (Tacconi e Zenga su tutti) e - localmente - per essere proprietario dell'omonimo albergo di Porto d'Ascoli.
Confermati i terzini: Vittorino Chiossi ed il veterano ascolano Domenico Oddi.
Confermati anche i due mediani Enrico Bonciani e Giuliano Torelli - altro ascolano di nascita, idolo di Porta Solestà - che vengono affiancati dal nuovo acquisto Dante Amatucci, serio 21enne giunto in prestito dalla Roma (autore del nostro primo gol stagionale - ad Ascoli nel pari 1-1 contro la Vis Pesaro - passerà già nel 1960/61 al Rimini).
Nuovi anche il centrocampista Antonio Montanari (divenuto ascolano d'adozione) dall'Avezzano, il centravanti Ivan Firotto dal Como, la “scattante” ala destra Guido Furini in prestito dal Mantova, il giovane fantasista Angelo Ceserani dalle giovanili del Milan, l'affidabile Giovanni Biagi dal Marsala (specialista nei calci da fermo) e la velocissima ala sinistra abruzzese Pasquale Spinelli dalla Santegidiese (“minuto” ragazzino che arriverà in Serie A con la maglia del Mantova).
La Del Duca chiude il Campionato con 34 punti in 34 partite, frutto di 10 vittorie, 14 pareggi e 10 sconfitte: si nota come sia diametralmente opposto e curiosamente “palindromico” il nostro rendimento in casa (8 vittorie, 7 pari e 2 sconfitte) ed in trasferta (8 sconfitte, 7 pari, 2 vittorie).
Il bel gioco spesso non è ripagato dai risultati ma comunque si chiude con un buon settimo posto finale, a 13 punti dal Prato promosso in Serie B ed a +8 rispetto alla Maceratese penultima e retrocessa assieme al Carbonia “fanalino di coda”.
Ragguardevoli i successi interni sul Perugia (3-2) e sull'Anconitana (1-0, gol di Ceserani).
Contro i perugini chiudiamo il primo tempo in svantaggio 0-2 ma nel secondo tempo siamo protagonisti di una grande rimonta, divenuta “storica”: al 55' Ceserani, al 75' il funambolico Spinelli ed al 80' il bomber ex-genoano Firotto danno la vittoria alla Del Duca.
In particolare ricordiamo Spinelli come giocatore rapidissimo ed inesauribile, dotato di un tiro potente e di una velocità davvero ragguardevole (il suo compagno Sormani - nel Mantova ai tempi di un giovane Zoff - lo avrebbe soprannominato “l'uomo più veloce del vento”) e come persona schiva, squisita e signorile, vero “uomo di sport”: prima della precoce scomparsa sarà “idolo” di Chieti e di San Salvo nel vicino Abruzzo.
La squadra tipo è proprio quella che batte il Perugia quel 13 dicembre 1959:
Dal nr 1 al nr 11: Persico – Chiossi – Oddi – Bonciani – Torelli – Amatucci – Furini – Biagi – Firotto – Ceserani – Spinelli
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Gli uomini che giocarono Del Duca - Livorno 2-0.
Era il 18 ottobre 1959 (V. Giornata di Campionato)
Allegati
DEL DUCA ASCOLI 1959/60 (V. Giornata)
DEL DUCA ASCOLI 1959/60 (V. Giornata)
Ultima modifica di asbr73 il sabato 1 settembre 2018, 15:21, modificato 1 volta in totale.
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Questa è la squadra scesa in campo contro il Carbonia il 21 febbraio 1960 (XX. Giornata).
Spalti gremiti anche contro la squadra più debole del campionato !
Vincemmo per 3 a 2: doppietta di Firotto (rete decisiva al 64') e gol di Traini.

In piedi da sn:
Amatucci, Oddi, Chiossi, Bonciani, Firotto e l'allenatore Mezzadri
Accosciati da sn:
Biagi, Spinelli, Ceserani, Persico, Traini, Torelli
Allegati
Del Duca Ascoli - Carbonia - 3-2 (XX. Giornata - 21 febbraio 1960)
Del Duca Ascoli - Carbonia - 3-2 (XX. Giornata - 21 febbraio 1960)
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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1960/61.
Serie C - Girone B

Anche nel 1960/61 la Del Duca Ascoli disputa un buon campionato, che frutta nuovamente 34 punti nelle 34 partite disputate: una Stagione molto simile a quella precedente.
Anche nel 1960/61 il rendimento interno è diametralmente “simmetrico” ed "opposto" rispetto a quello esterno: nel senso che alle 11 vittorie casalinghe corrispondono 11 sconfitte esterne ed alle 2 sconfitte allo Squarcia fanno da contraltare 2 affermazioni in trasferta (4 i pareggi sia fra le mura amiche sia come squadra ospite).
Nell'estate 1960 sono da segnalare l'ingaggio dal Monza del giovane attaccante Giovanni Brenna (che nel suo biennio in bianco-nero ci darà molte soddisfazioni ed in particolare la gioia di 15 reti, prima di passare al Fanfulla di Lodi) e soprattutto l'arrivo dal Siena del difensore 23enne Carlo Mazzone, destinato a diventare capitano della squadra, poi allenatore e poi autentica Leggenda.
Firotto è nuovamente il nostro capocannoniere stagionale (11 reti, migliorando di 2 segnature il bottino della Stagione precedente).
All'ultima Giornata – con Sergio Pison allenatore-giocatore che aveva sostituito Mezzadri - l'occasione di riscattare la sconfitta patita allo Stadio Dorico di Ancona all'andata (0-2). Il 4 giugno 1961 si disputa Del Duca – Anconitana ed è un trionfo bianco-nero: al gol di Firotto al 3' si aggiunge una sensazionale tripletta di Brenna nell'ultima mezz'ora. L'insistito e beffardo coro che sul finire del match parte dagli spalti dello Squarcia chiedendo il quinto gol è più eloquente di tanti commenti.
Allegati
Del Duca Ascoli - Viareggio - 1-0 (VI. Giornata - 30 ottobre 1960)
Del Duca Ascoli - Viareggio - 1-0 (VI. Giornata - 30 ottobre 1960)
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Il "gruppone" della A.S. Del Duca Ascoli 1960/61
Allegati
1960/61
1960/61
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Il triestino Sergio Pison (13 presenze in campo per lui).
Sostituisce il tecnico Mezzadri ed è allenatore-giocatore della Del Duca sul finire della Stagione 1960/61.
L'anno dopo allenerà il Marzotto Valdagno.
Allegati
1960/61
1960/61
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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1961/62.
Serie C – Girone B

Strologo – Masoni - Oddi – Baldoni – Mazzone – Capelli – Di Paola – Brenna – Cavicchia – Bacci – Luna
E' la “formazione tipo” del 1961/62, quella che batte l'Anconitana 2-0 alla VII Giornata (reti di Brenna grazie ad un colpo di testa e del centravanti Cavicchia - soprannominato “sfonnareti” nel suo Abruzzo - dopo assist proprio di Brenna).
Guidata dal tecnico marchigiano Aroldo Collesi - proveniente dal Barletta - e successivamente dall'italo-canadese Skender Perolli la Del Duca Ascoli è protagonista di un campionato “sofferto” sebbene iniziato discretamente (chiuderà con la peggior difesa del torneo).
Nel Girone d'Andata vince ben 7 delle sue 9 partite allo Squarcia, fra cui la prima contro il Cagliari che è squadra assolutamente “di vertice” (seconda classificata l'anno prima sempre nel nostro Girone).
Contro i sardi sono i giovanissimi nuovi arrivati Bacci e Cavicchia che ci regalano rispettivamente l'1-0 ed il 2-0: il primo gol arriva al 10' grazie ad una punizione carica “di effetto” ed il raddoppio giunge al 75' con uno stupendo colpo di testa “in tuffo” che fa esplodere lo stadio. Il Cagliari dimezza lo svantaggio al 80' e poi Brenna a 2' dal termine fissa il risultato sul 3-1.
Il torneo è alquanto equilibrato, l'Ascoli stenta moltissimo in trasferta (non vincerà mai fuori casa...) e quando mancano due gare alla fine la classifica vede la squadra ascolana ancora in lotta per evitare la retrocessione (serve almeno il terz'ultimo posto). Nonostante la Stagione entusiasmate del giovane centravanti Cavicchia - che arriverà sul podio dei bomber del Girone - la Del Duca alla vigilia delle ultime 2 partite è appaiata alla Portocivitanovese a quota 28 punti, 2 in più del Grosseto e 3 in più dello Spezia in penultima posizione.
Il 33° turno tuttavia sembra terribilmente sfavorevole alla Del Duca, che deve ospitare il Pisa inseguitore del Cagliari capolista ed ancora in corsa per la promozione in Serie B.
Pasquale Cavicchia, il bomber di Montesilvano autore già di 15 reti, “scaccia la paura” già al 4': con un destro fortissimo infila l'angolino basso di sinistra della porta pisana, sfruttando un rimpallo scaturito da un tiro al volo di Barchiesi. Cesena e Spezia intanto pareggiano 0 - 0 alla fine del 1° tempo per cui la Del Duca è virtualmente salva.
Al 58' allo Squarcia giunge il raddoppio dei bianco-neri: il mediano Baldoni spintosi in avanti supera un difensore toscano ed appena entrato in area batte il portiere con un secco tiro di destro.
L'ala sinistra pisana Mungai riapre la partita con un gol al 66' ma la Del Duca riesce ad ottenere la vittoria e la salvezza matematica, tanto più che a Cesena lo Spezia subisce al 69' il gol-partita di tal Beraldo scivolando a - 5 dalla Del Duca Ascoli. E' l'ultima partita interna dell'ultimo campionato allo stadio Squarcia.
Il nuovo stadio di Via delle Zeppelle - la cui costruzione era iniziata il 30 novembre 1955 - viene inaugurato il 12 maggio 1962 dall'amichevole Italia - Inghilterra “dilettanti”.
In questa Stagione è da segnalare che ben 3 bianco-neri vengono selezionati per la “Nazionale di Serie C”, che disputa 2 gare in Irlanda: Cavicchia, Luna e Brenna infatti partecipano sia alla vittoria 3-0 sulla rappresentativa dell'Eire (tripletta di Cavicchia !) che alla sconfitta 6-2 contro la rappresentativa dell'Irlanda del Nord.
Poche settimane dopo Cavicchia - passato alla Fiorentina in Serie A - nel pre-campionato in tournee in URSS si toglie addirittura l'enorme soddisfazione di realizzare un gol niente meno che al mitico portiere Yashin: un aneddoto che racconterà per tutta la vita !
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in piedi da sn: Mazzone, Masoni, Cavicchia, Baldoni, Bacci, Barchiesi, all. Collesi<br />accosciati da sn: Persico, Capelli, Di Paola, Petrocchi, Oddi
in piedi da sn: Mazzone, Masoni, Cavicchia, Baldoni, Bacci, Barchiesi, all. Collesi
accosciati da sn: Persico, Capelli, Di Paola, Petrocchi, Oddi
ascoli 196162.jpg (59.2 KiB) Visto 12661 volte
Ultima modifica di asbr73 il domenica 2 settembre 2018, 23:04, modificato 1 volta in totale.
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Nel 1962 avvicendamento alla presidenza della Del Duca Ascoli.
Dopo il quinquennio di Saldari arriva Leone Cicchi.
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Saldari e Cicchi
Saldari e Cicchi
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Contributo da fuoriclasse di Stefano Pellei sulla Stagione 1961/62 (dal libro "Ascoli 110 per 100").

solo una precisazione: Cavicchia capo-cannoniere nel 1969/70 nel Girone B della Serie C.
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asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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1962/63
Serie C - Girone C.

La Del Duca 1962/63 gioca nel Girone C della Serie C, quello dell'Italia del Sud.
La squadra ascolana - la più “settentrionale” del gruppo – ha dunque l'occasione di calcare nuovi campi, spesso “infuocati” dal tifo locale e spesso “spelacchiati” e piuttosto “improbabili”.
A proposito di nuovi campi è questa la Stagione che tiene “a battesimo” lo Stadio “delle Zeppelle”.
Il tecnico Perolli vede arrivare diverse “facce nuove”, fra cui un nutrito gruppo proveniente dalle giovanili dell'Inter: Masetto, Rossetti, Ghelli (che sposerà una ragazza ascolana) ed il portiere Angelo Colombo, che sarà convincente titolare già dalla seconda partita di Campionato.
Altre novità fra i futuri titolari sono il centro-mediano fiumano Nevio Varglien, il centravanti ascolano Sergio Sospetti, il giovane Lorenzo Piacentini (ala raffinata che giunge in prestito dalla Spal), Romano Cori e soprattutto il forte Antonio “Tonino” Tomassoni (il miglior talento mai prodotto dal calcio reatino) proveniente dal Parma in Serie B e considerato addirittura fra i migliori mediani di tutta la “cadetteria”.
Si registra nel pre-campionato una vittoria 3-2 sul Chieti.
La “prima di Campionato” è Del Duca - Pescara e ne esce un'amara sconfitta 1-2 (gol vincente ospite al 87' dopo che Piacentini aveva pareggiato per noi).
Seguono le due trasferte in Calabria: al pareggio di Crotone (1-1 “siglato” Sospetti) segue la sconfitta di Reggio Calabria (0-2).
Dopo questa “falsa partenza” la partita Del Duca – Trani valevole per la IV Giornata è già piuttosto importante: il gol di Piacentini - talento geniale e spregiudicato – viene pareggiato al 88' dai pugliesi ed il risultato viene fissato 1-1.
Altro 1-1 sostanzialmente “speculare” giunge la settimana successiva a L'Aquila: stavolta è infatti l'Ascoli a pareggiare in “zona-Cesarini” grazie a Mazzone.
Il 28 ottobre giunge in Ascoli il “lanciato” Potenza (ancora imbattuto) e matura finalmente la prima vittoria bianco-nera grazie ad un gol di Sospetti.
Ospitiamo poi il “fanalino di coda” Avellino, reduce dopo 5 sconfitte di fila dal pareggio interno nel derby contro la Salernitana: la “incostante” Del Duca non va oltre un deludente 0-0.
Si va ora in Sicilia: dopo il pari 1-1 col Siracusa perdiamo a Trapani con un catastrofico 0-4.
La Del Duca sa però riscuotersi e giungono 4 vittorie consecutive.
Dopo il 2-0 sul Chieti battiamo in modo rocambolesco la Tevere Roma: fino al gol di Sospetti al 65' siamo sotto per 0-2 e poi negli ultimi 25 minuti siamo protagonisti di una rimonta insperata che ci porta sul 3-2.
Ghelli - al terzo centro consecutivo - segna il gol-vittoria contro l'Akragas e poi la coppia Sospetti - Piacentini confeziona il 3-0 con cui battiamo il Marsala: l'imprendibile ala ferrarese segna una doppietta nella ripresa permettendosi di raddoppiare in acrobazia con una rovesciata (su assist proprio di Sospetti, che aveva aperto le marcature).
Le successive 4 partite fruttano 3 punti con cui si chiude l'altalenante Girone d'Andata (6 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte).
Causa maltempo la Del Duca torna in campo a distanza di un mese ed alla ripresa delle ostilità in 4 gare rimedia un solo striminzito punticino (0-0 contro L'Aquila).
Le tre partite interne “di fila” che seguono danno un po' di ossigeno: battiamo il Crotone e pareggiamo sia col Siracusa che col Trapani.
E' una Del Duca però in grossa difficoltà ed infatti successivamente giungono 5 sconfitte su 6 partite: esultiamo solo a Pescara grazie ad un prezioso 2-0.

Dopo la 30esima Giornata la classifica delle retrovie recita:
Chieti e Del Duca 25 punti
Tevere 24 punti
Crotone 23 punti
Avellino 19 punti

Dato ormai per “spacciato” l'Avellino bisogna insomma evitare la penultima piazza per non retrocedere !
La Del Duca deve giocare 3 partite in casa e non può davvero più fallire.
Saranno alla fine decisive le due gare interne consecutive del 12 e del 19 maggio: sia contro il Taranto che contro la Salernitana riusciamo infatti ad ottenere il “bottino pieno”.
Dopo il pareggio a Lecce i ragazzi dell'allenatore Notti (tornato ad Ascoli per sostituire Perolli nel corso della Stagione) “certificano” una sofferta salvezza nell'ultima di Campionato nonostante la sconfitta “a domicilio” col Bisceglie.
Da segnalare una lusinghiera soddisfazione per il nostro Adelmo Capelli, segnalato fra i migliori giocatori del campionato nel ruolo di mediano sinistro.
asbr73
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Varglien con la maglia bianco-nera della Stagione 62/63.

L'Ascoli 1962/63 in maglia bianca (credo nel pre-Stagione).
In piedi da sn: Di Marco, Guzzo, Ghelli, Baldoni, Rossetti, Sospetti, Cori
Accosciati da sn: Beccaccioli, Tomassoni, Barchiesi, Masetto, Capelli, Colombo, Varglien

In realtà Di Marco risulta in organico fino al 1961/62 e Guzzo giocherà in Ascoli a partire dal 1963/64...
La presenza di Varglien, le "fonti bibliografiche" ed altri dati indicano in effetti che questo fosse "il gruppo" del 1962/63 (con Guzzo in prova e Di Marco in procinto "di andare" ?).
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ap sessanta.jpg
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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1963/64
Serie C - Girone C

Nel 1963/64 la Del Duca Ascoli conferma Alfredo Notti come allenatore ed ingaggia - fra gli altri - il centrocampista Franco Beccaccioli (dalla Tevere Roma), lo stopper Francesco Bigoni ed il centravanti Maurizio Cavazzoni (dall'Arezzo): i primi due saranno “titolarissimi” per anni sotto “le Cento Torri” mentre l'attaccante si fermerà un solo anno lasciando comunque un buon ricordo e risultando il capo-cannoniere bianco-nero grazie a 10 reti.
Grossa novità è che dopo ben 16 anni torna in Campionato l'attesissimo derby contro la Sambenedettese, neo-retrocessa dalla Serie B.
La Del Duca rimane imbattuta per le prime 12 partite (4 vittorie e 8 pareggi) poi perde 0-1 sia a Chieti che a domicilio col Marsala e chiude l'anno solare con la vittoria interna 2-1 sull'Akragas.
Il 1964 si apre con l'incontro Samb - Del Duca che si può definire il primo derby “dell'Era Moderna”, valido per la 16esima Giornata (penultima di andata): al 5' del secondo tempo il nostro Cavazzoni infila il portiere rossoblu Bandini e porta in vantaggio la Del Duca ma i padroni di casa trovano la rete del definitivo pareggio a metà ripresa con l'ala destra Pucci: questo 1-1 della vigilia dell'Epifania, in particolare, è la prima sfida della “guerra personale” che si instaura fra il piccolo attaccante santegidiese della Samb e Carletto Mazzone (Pucci ricorda ancora i “...Dove vai nanetto ?...” ed i “...Se ti avvicini ti spezzo in due !...” dichiarati “amorevolmente” dallo stopper bianconero per innervosirlo).
Il Girone d'Andata si chiude col 4-0 interno sulla Tevere Roma, “ricordevole” soprattutto per il terzo gol firmato da Cavazzoni, schierato ala sinistra (progressione dalla propria metà campo, “frenata improvvisa” al limite dell'area per evitare un difensore e per beffare il portiere in uscita, infine tiro angolato e vincente).
Dopo la sconfitta 0-1 in Puglia col Trani (destinato ad essere promosso in Serie B) il 26 gennaio si va a Salerno: il 2-1 per la Del Duca maturato nel primo tempo viene “trasformato” in 2-0 “a tavolino” causa invasione di campo da parte di tifosi campani a 2' dal termine.
Prosegue l'alternanza di risultati fino al derby di ritorno (3 vittorie e 4 pari in casa e - viceversa - 4 sconfitte e 3 pari in trasferta): il 17 maggio allo “Stadio delle Zeppelle” passa subito in vantaggio la Samb col “solito” Pucci (minuto 8') prima del pareggio ascolano ottenuto grazie al discusso e spesso deludente Cori, all'ultima gara in bianconero (punizione ad effetto che inganna il portiere ospite al 31').
La vittoria 1-0 di Roma ottenuta sulla Tevere (straordinaria la prestazione del nostro portiere Strulli) consente alla Del Duca di chiudere il campionato con un onorevole quarto posto, dietro a Trani, Chieti e Samb.
Allegati
Scene da Samb-Del Duca-1-1  (5 gennaio 1964).<br />N.B. In realtà nostro capitano era Capelli.
Scene da Samb-Del Duca-1-1 (5 gennaio 1964).
N.B. In realtà nostro capitano era Capelli.
Ultima modifica di asbr73 il mercoledì 3 ottobre 2018, 15:55, modificato 1 volta in totale.
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Sambenedettese - Del Duca Ascoli - 1-1 (5 Gennaio 1964)

ECCO LA SQUADRA 1963/64 SCHIERATA:
In piedi da sn: Cori, Cavazzoni, Rossetti, Tomassoni, Ghelli
Accosciati da sn: Bigoni, Mazzone, Pinna, Beccaccioli, Colombo e "capitan" Capelli
Allegati
Derby d'Andata a S.Benedetto (1-1)
Derby d'Andata a S.Benedetto (1-1)
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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Altra "versione" di quell'annata 1963/64.
Settembre 1963: I. o II. Giornata (la squadra schierata fu la medesima sia contro il Trani che contro la Salernitana, partite entrambe vinte).
Allegati
Settembre 1963. Inizio del Campionato allo &quot;Stadio delle Zeppelle&quot;.
Settembre 1963. Inizio del Campionato allo "Stadio delle Zeppelle".
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Sessanta: la Serie C

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asbr73 ha scritto:Varglien con la maglia bianco-nera della Stagione 62/63.

L'Ascoli 1962/63 in maglia bianca (credo nel pre-Stagione).
In piedi da sn: Di Marco, Guzzo, Ghelli, Baldoni, Rossetti, Sospetti, Cori
Accosciati da sn: Beccaccioli, Tomassoni, Barchiesi, Masetto, Capelli, Colombo, Varglien

In realtà Di Marco risulta in organico fino al 1961/62 e Guzzo giocherà in Ascoli a partire dal 1963/64...
La presenza di Varglien, le "fonti bibliografiche" ed altri dati indicano in effetti che questo fosse "il gruppo" del 1962/63 (con Guzzo in prova e Di Marco in procinto "di andare" ?).
Dopo le trafile del settore giovanile....esperienze nel Montedinove....nella Pro Calcio....nelle stagioni 60/61 - 61/62 e 62/63 Di Marco è rimasto con l’Ascoli....l’anno dopo è andato a Porto San Giorgio e poi ha smesso per sposarsi e per dedicarsi ad allenare i giovani del settore giovanile per tanti e tanti anni....


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"La vita riserva attimi di gioia e anni di sofferenza. L'importante è trasformare gli attimi in ore e gli anni in minuti" C.Rozzi 1994
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