1949/50 – Promozione Interregionale (girone L)
Allenatore-giocatore è Luigi Del Grosso, provenienente dopo una lunga carriera dal Pisa in Serie B.
Ad Ascoli il 33enne emiliano - oltre a totalizzare 23 presenze in campo condite da 2 reti - comincia “ad imparare” quella carriera di allenatore che lo porterà addirittura al prestigioso premio “Seminatore d'Oro” (da tecnico della Reggiana negli Anni Cinquanta) e che spingerà nel 1981 i suoi concittadini di San Secondo Parmense ad intitolare proprio a lui il locale Stadio Comunale.
Del Grosso nel 1943 da giocatore del Treviso era stato decisivo protagonista nelle semifinali del Torneo Aldo Fiorini, quando 2 reti sue contribuirono ad eliminare proprio l'Ascoli “sul più bello”.
L'Ascoli 1949/50 di capitan Giambruno e di Pavoni, di Costantini e Frascarelli, dei fratelli Oddi e dei fratelli Natalini è autore di un campionato deludente e chiude 12esimo su 15 squadre, alle soglie della retrocessione (Koccian è di nuovo il nostro miglior goleador stagionale con 10 reti).
In Serie C viene promossa la Fermana.
Nella foto ritengo sia raffigurata la squadra che pareggia 2-2 con il "Forza e Coraggio" Avezzano il 21 maggio 1950 (ultima partita in casa del campionato).
Da sn in piedi: Orlando Nardi "in borghese", D'Amico, Pavoni, Tudini, Franco Rossi, Frascarelli, Gaspari, Giambruno, un dirigente.
Da sn accosciati (verosimilmente): Musatti, Oddi II, Oddi I, Del Grosso.
ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
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ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
Ultima modifica di asbr73 il domenica 19 agosto 2018, 15:21, modificato 1 volta in totale.
Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
Nel 1949 viene eletto presidente (Commissario Straordinario con la consulenza del rag. Guido Costantini) il marchese Silvio Del Duca Giugni.
Nel Dopo-Guerra la Società dell'Ascoli sta vivendo in effetti un perido “di transizione” ed infatti dopo Carlo Bartoli si sono succedute ogni anno persone diverse alla presidenza.
Nel '46 il dott. Giuseppe Silva, nel '47 Ernestina Panichi Seghetti (prima “presidentessa” d'Italia) e nel '48 Serafino Barbieri (Commissario Straordinario).
Nel Dopo-Guerra la Società dell'Ascoli sta vivendo in effetti un perido “di transizione” ed infatti dopo Carlo Bartoli si sono succedute ogni anno persone diverse alla presidenza.
Nel '46 il dott. Giuseppe Silva, nel '47 Ernestina Panichi Seghetti (prima “presidentessa” d'Italia) e nel '48 Serafino Barbieri (Commissario Straordinario).
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- Grazie all'utente Augustus Rex, che inviò la foto inedita mesi fa !
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Ultima modifica di asbr73 il sabato 26 agosto 2017, 22:32, modificato 1 volta in totale.
Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
E' visibile (credo per la prima volta in foto) LO STEMMA OVALE "storico" dell'Ascoli sulla maglia del portiere.
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
Doveva essere qualcosa del genere....
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- tozzi
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Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
Che meraviglia.
"L'Ascoli è capace di grandi cose. Rende intimi amici persone che, senza l'Ascoli, normalmente si sarebbero magari solo conosciute, dei fratelli persone che eppure, senza l'Ascoli, le cui strade si sarebbero magari solo sfiorate. Dei consanguinei bianconeri, potremmo chiamarli, persone apparentemente che sono di estrazione sociale e culturale diversa, di dialetti diversi. Che, senza l'Ascoli, si sarebbero potuti incrociare probabilmente solo in un autogrill o in un supermercato, tutti invece animati da una delle grandi passioni della loro vita, se non la più grande, l'Ascoli calcio" (Costantino Rozzi, 12.05.1989).
"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
"Non è importante cercare sempre un colpevole quando le cose non girano bene ma è fondamentale rendersi conto che dobbiamo essere sempre uniti: noi Società, la squadra, i tifosi e sentendoci nei momenti positivi come oggi, tutti protagonisti assoluti" (Massimo Pulcinelli, 7.04.2019)
Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
Un ricordo della mezzala ARALDO D'AMICO.
Indossava la maglia del Chieti 46/47 sconfitto ad Ascoli 1-0.
Nel 48/49 e 49/50 indossa per 19 volte la maglia dell'Ascoli (4+15 presenze) segnando un unico gol a Vasto (sconfitta 3-2 il 18 dicembre 1949).
Ho trovato le parole del figlio Rudy, che ringrazia il curatore di un sito sul calcio abruzzese "d'epoca" ricordando il suo papà.
Riassumo.
Era una mezzala col vizio del gol.
Lo definirono "il fine tessitore" (amici un po' più giovani di lui lo ricordavano con questo soprannome), era ambidestro ma preferiva il sinistro, palla di prima e sforbiciate a volo, piede "cucchiaio".
Era correttissimo. In tutta la sua carriera ha preso forse una sola ammonizione. Una volta a Francavilla gli diedero un rigore a favore ingiusto sullo 0-0 agli ultimi 5 minuti di gara: lui senza polemizzare con l'arbitro lo tirò volontariamente a fallo laterale.
Indossava la maglia del Chieti 46/47 sconfitto ad Ascoli 1-0.
Nel 48/49 e 49/50 indossa per 19 volte la maglia dell'Ascoli (4+15 presenze) segnando un unico gol a Vasto (sconfitta 3-2 il 18 dicembre 1949).
Ho trovato le parole del figlio Rudy, che ringrazia il curatore di un sito sul calcio abruzzese "d'epoca" ricordando il suo papà.
Riassumo.
Era una mezzala col vizio del gol.
Lo definirono "il fine tessitore" (amici un po' più giovani di lui lo ricordavano con questo soprannome), era ambidestro ma preferiva il sinistro, palla di prima e sforbiciate a volo, piede "cucchiaio".
Era correttissimo. In tutta la sua carriera ha preso forse una sola ammonizione. Una volta a Francavilla gli diedero un rigore a favore ingiusto sullo 0-0 agli ultimi 5 minuti di gara: lui senza polemizzare con l'arbitro lo tirò volontariamente a fallo laterale.
Re: ASCOLI LA NOSTRA STORIA. Il Dopo-guerra: 1949/50
Si registra un'amichevole Ascoli-Lazio del 2 marzo 1950.
Perdemmo 2-3 (rimonta laziale dopo il primo tempo chiuso 2-0 per l'Ascoli).
Perdemmo 2-3 (rimonta laziale dopo il primo tempo chiuso 2-0 per l'Ascoli).