Seychelles: La Digue

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GREZZO
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Seychelles: La Digue

Messaggio da GREZZO »

Marzo 2014
Il viaggio di questa annata è stato un pò particolare, nel senso che le condizioni (di salute familiari) per partire erano davvero al limite e con esse l'umore (logico!) ma il VOLO era già stato prenotato e non essendoci le condizioni per un annullamento abbiamo deciso di partire lo stesso. Alla fine dei giochi le condizioni di salute familiari si sono evolute per il meglio e un'altra esperienza di viaggio si è conclusa bene.
Per quanto concerne il biglietto aereo, avevo prenotato intorno a Dicembre scorso un volo con la Ethyopian Airlines che a fine Gennaio mi comunica che l'ultimo volo di TRATTA che avrebbero fatto, sarebbe stato il giorno precedente al mio già prenotato. Insomma, VOLO annullato come tratta e rimborso arrivato in 10 giorni puntuali. Un peccato perchè il volo mi era costato 885 euro A/R 2 persone compreso, cioè davvero nulla. Pazienza. Dirotto, dunque, il viaggio verso la Emirates che mi garantiva un orario di arrivo migliore per poi imbarcarmi sulla nave in loco per raggiungere l'isola di LA DIGUE. Costo 1575,00 euro A/R 2 persone. Il più economico che ho trovato.
Per il pernottamento avevo già prenotato una villa sul mare al costo di 75,00 euro al giorno colazione esclusa.
La partenza è a dir poco "drammatica". All'apertura dell'imbarco il termometro segnava 38,6° di febbre nonostante un "abbottamento" di paracetamolo. Un viaggio veramente al limite tenuto conto che abbiamo dovuto fare sosta a DUBAI per 5, dico, 5 interminabili ore in una HALL con aria condizionata DEVASTANTE per la mia temperatura scesa a 38°. Un viaggio in stato di ebrezza vera e propria di cui ricordo veramente molto poco.
Sbarchiamo a MAHE', capitale delle Seychelles, nel primo pomeriggio per poi essere trasportati al porto per imbarcarci su di una NAVE "veloce" che in 2 ore ci condurra', dopo 23 ore di viaggio, a destinazione finale.
La temperatura è molto alta (33°) e diluvia sopra un'AFA record per la mia pelle................siamo ai livelli di BANGKOK. La sudorazione corporea mi esplode nell'aria...............AFA, PARACETAMOLO e FEBBRE: una BOMBA salina. Ma non finisce qui. Dopo 20 minuti di tragitto, appena arriviamo in mare aperto (e parliamo di Oceano Indiano) si comincia a ballare la RUMBA con la NAVE che VOLA letteralmente sopra le grosse onde di un mare molto "incazzato". Io non ho problemi oltretutto sono ancora in stato di "ebrezza".............ma mia moglie teme anche il PATTINO. Insomma..................diciamo che, e fa proprio al caso nostro, arriviamo a LA DIGUE al tramonto MANI E PIEDI! Ultimo sforzo di 1 chilometro a piedi (non esistono strade o auto..................o quasi.......) e ci sistemiamo nella nostra villa, immersa in un bel giardino tropicale e circondata da tartarughe di terra giganti. E così il mattino seguente comincia la vacanza. Febbre sui 37,2°..............si può fare!!
La prima operazione è quella di affittare una bicicletta per tutti gli 11 giorni. L'isola è solo ciclabile, circolano 3/4 macchine e 3/4 camioncini. Non siamo allenatissimi, l'afa comanda e siamo praticamente vicini all'equatore....................confidiamo almeno in un'isola pianeggiante.
La prima giornata la dedichiamo alla famosa (in tutto il mondo) spiaggia di Anse Source d'Argent, a 300 metri dalla nostra villa. Il percorso è meraviglioso con una vegetazione che lussureggiante è sminuire la vera essenza di ciò che ci circonda. Odori floreali ci accompagnano. Il tempo è variabile..............per fortuna: adesso piove? Tra 10 minuti si crepa dal caldo col sole accecante. C'è un sole accecante? In un nano secondo IL DILUVIO UNIVERSALE con vere e proprie secchiate d'acqua. Ma la temperatura è sempre sui 30°-32°. Questo tipo di clima ci è sempre piaciuto e ci troviamo a nostro agio.
Anse Source d'Argent, la spiaggia più fotografata al MONDO non ci lascia nessunissimo segno emozionale. Curioso il disegno che massi di granito riescono a formare alternandosi a macchie di vegetazione tropicale. Franco BRAGAGNA avrebbe commentato: "Bello! Ma non Bellissimo!".
Ci troviamo in piena bassa bassa (marea) e il sito non è balneabile. Il tempo di fare alcune fotografie per rendersi conto che in FOTO il sito è di una bellezza ineguagliabile. Secondo noi perchè è FOTOGENICO, forse tra i luoghi naturali più fotogenici del PIANETA. Ma è un FALSO MAGRO! Credeteci!
Lungo i sentieri tra piante di BANANO enormi, PALME da COCCO, VANIGLIA, PAPAYA, PASSION FRUIT che con i loro fiori profumano l'aria............compriamo in un chiosco improvvisato frutta FRESCA. Lo faremo ogni giorno. Ma manca il MANGO, non è dannatamente stagione. Un peccato. Ma PAPAYA, little BANANA, COCCO, Tamarindo, Frutto della Passione....................
Non sono, al contrario di mia moglie, un amante della frutta............così chiedo informazioni per cercare quello che da noi si chiama FORNO. Una BAKERY! Sono curioso di vedere cosa combinano tra PANE, Pasticcini e magari CORNETTI. Il FORNO è una baracca malandata.......sembra un'officina ma gli odori che lo caratterizzano sono famelici. Butto l'occhio su di una specie di piccolo calzone fritto a triangolo che lungo la strada abbiamo visto mangiare praticamente da tutti i locali. Ne chiedo 2, per assaggiare. Si chiamano SAMOSA di verdure. Una specie di orgasmo al palato. PAZZESCHI, con un retrogusto di curry bilanciato, piselli, patate e altre verdure locali che non sono riuscito a capire. E allora la SAMOSA alle verdure diventerà il VIZIO quotidiano.
Fa molto caldo, l’umidità è molto elevata. Direzione Nord-Est con le nostre bici. 8 Km. Per percorrere metà dell’isola. E’ una sorta di esplorazione, sappiamo che da quella parte l’isola non offre molto dal punto di vista balneare e paesaggistico ma alla sua estremità sorge un “famoso” chioschetto che prepara, in mezzo al nulla, straordinarie bontà a base di frutta fresca. Meta ottimale per un ristoro di Sali minerali. “Tosta”, veramente molto tosta arrivare fino al chiosco. Un continuo sali scendi con piccoli tratti a strappo molto impegnativi in bici per chi non è allenato e sotto 32° super-afosi. Incontriamo una bella baia (Anse Patate), romantica e inconsueta dai colori brillanti specchiati da massi granitici qua’ e là. “Bella, ma non bellissima!” Lungo il percorso incontriamo molte Tartarughe giganti in libertà, alcune le saziamo con foglie esotiche. Arriviamo al chiosco e ci spariamo due meritatissime spremute di PAPAYA-LIME e PASSION FRUIT: una bomba di integratore. Ma c’è il ritorno………………….ma anche la SAMOSA lungo la strada, il che non guasta.

Destinazione Grande Anse, sud est dell’isola. La distanza non è molta, 4 km, ma bisogna attraversare una parte montuosa in piena foresta per poi scollinare e scendere a picco sul mare. Per alcuni tratti molto ripidi scendiamo dalla bici e ce la facciamo a piedi. Il punto è che c’è un’afa pazzesca e non si respira. Banani, palme da cocco, variopinti ed esotici uccellini ci accompagnano. Felci ovunque lungo il tragitto, pioggia alternata a sole in uno scenario incredibilmente tropicale. Scolliniamo e atterriamo a picco sul mare. Tra palme da cocco altissime, ai piedi di una foresta, si apre una grande baia dai colori lucenti specchiati da massi granitici onnipresenti a bagnarsi sull’acqua salata. Grande Anse è veramente immensa. Un enorme unghia di sabbia sull’oceano indiano. Grandi onde spaccano il suole con la loro forza. Pericolo di balneazione in virtù di correnti molto forti. L’acqua è turchese brillante e il moto dell’acqua specchia i raggi del sole, forti tra le nuvole. Volatili di varie specie ci tengono compagnia nel bagnasciuga, quasi ci toccano con gentilezza.
Lato est della baia. Direzione Le Petit Anse. 30 minuti di pseudo-arrampicata a piedi tra i massi granitici a formare delle scale naturali in mezzo ad una vegetazione iperigogliosa. Dai che ce la fai………….si scende, anche qui a picco tra le rocce………….eccola Petit Anse. Anche qui pericolo di balneazione, il mare è calmissimo ma batte sulla riva con fare forzuto. La baia è romantica…………..la più bella vista sino ad ora ma sempre non bellissima. Siamo al sole ai piedi di una foresta tropicale a picco e fa davvero ma davvero molto caldo e ci “accasiamo” con gli asciugamani sotto le rocce di granito visto che non c’è ombra e la vegetazione è molto distante dalla riva. Trascorriamo un bel pomeriggio di relax anche se con il pensiero di dover tornare indietro……………..che significa scalata a piedi e poi scalata con la bicicletta. Durante il bagno-asciuga ne approfittiamo per capire quale fosse il sentiero per raggiungere Anse Cocos. Sappiamo che si raggiunge a piedi da Anse Petite, che il sentiero è il più lungo e difficile ma che ne vale la pena. Non scorgiamo nessun sentiero, nessuna stradina……………..a quel punto chiediamo informazioni . Ma è già troppo tardi, il cielo minaccia rovesci repentini e torniamo indietro. Una giornata molto impegnativa ma intensa in mezzo alla natura tropicale.

Dalla nostra Villa immersa in uno splendido parco tropicale, scorgiamo il punto più alto dell’isola. Nei giorni scorsi abbiamo provato a raggiungerlo in bici ma a metà strada abbiamo dovuto lasciare le bici e procedere a piedi. Le pendenze erano molto elevate, alcuni tratti al limite e abbiamo proseguito a piedi. Ma non siamo riusciti più a camminare neanche a piedi: esausti dopo la sfacchinata in bici. Troppo troppo caldo per una impresa del genere. Decidiamo che Nid Aigle lo dobbiamo comunque raggiungere e goderci il tramonto da Snack Belleveu. Nel tardo pomeriggio siamo a Nid Aigle. Ci siamo arrivati con uno dei 2 soli taxi presenti sull’isola. All’inizio ci chiedevamo a cosa servissero i 2 taxi, poi abbiamo capito……………….!
Snack Belleveu è un ristoro a palafitta sul cielo. Meraviglioso! Sembra di essere appesi al cielo, circondati da voli pirotecnici di tante aquile a becco giallo. La vista è sensazionale, bella, bellissima. Incantevole ciack su tutte le isole delle Seychelles. Un luogo da meditazione. Ci facciamo preparare un bel frullatone di frutta tropicale freschissima, una porzione di frutto del pane fritto (delizioso) e meditiamo “sopra” le isole Seychelles. Il tempo di un relax meditativo meritato e delle nuvole minacciose cominciano a circondarci……ne arrivano altre “nere”…………….poi ci accerchiano e scompare la vista mozzafiato. 50 minuti alla notte. Vien giù il diluvio! Pozzanghere cadute dal cielo quasi all’improvviso……………e fa tiepidino! Aspettiamo invano ma sta per scendere la notte, non c’è illuminazione per strada e l’unico modo per tornare in basso e farsela a piedi. 1 ora di cammino. Uno, due, tre respiri………….i cellulari ben avvolti in 2 buste di plastica dentro lo zaino impermeabile…………e via ci si tuffa. Una passeggiata indimenticabile sotto il chiasso del temporale tropicale. Esperienza unica! Voto 10.

Ci rimangono Anse Cocos e Anse Marron……………………….fortunatamente le uniche due spiaggie veramente molto belle ed emozionanti……………….per cui vale la pena il viaggio. Il punto è che sono assolutamente irraggiungibili o meglio, bisogna essere un minimo allenati e spregiudicati. Diciamo che per Anse Marron bisogna essere dei veri e propri pazzi-incoscienti. Ci affidiamo, infatti, ad una guida locale che ci accompagna. Si tratta di superare grotte, tratti di acqua alta, piccole arrampicate e tratti di foresta. Insomma, non proprio semplicissimo e con il rischio di perdersi. In realtà ci sarebbe un sentiero agevole dalla parte opposta dell’isola, ma è periodo di alta marea e in quel punto le correnti sono forti. E’ pericoloso. Arriviamo ad Anse Marron dopo 2 ore di cammino e attraversate varie e giungiamo in una baia assolutamente mozzafiato. Credo che oltre ad essere un posto favoloso, dal mio punto di vista sia stato uno scorcio di mare tra i più belli mai fotografati personalmente. Acqua di una limpidezza unica e una varietà di pesci meravigliosi visibili senza l’aiuto di una maschera. Contrasti di colore accecanti. Ci appisoliamo sotto il sole, stanchi e soddisfatti dopo uno spuntino di solita, immancabile frutta fresca.

Manca Anse Cocos. La giornata è “violentemente” calda e afosa. 3 litri d’acqua, frutta fresca, zaino e si parte. Tratto abbastanza impegnativo di bici di 3 chilometri. Attraversamento di Grande Anse, piccola arrampicata a piedi e discesa su Anse Petit e poi ci inoltriamo internamente. Ci hanno detto di tenere sempre la destra. Dobbiamo attraversare un tratto allagato, paludoso. Mi chiedo ancora come abbia fatto mia moglie a NON bloccarmi. Ci arrampichiamo tra i massi granitici in mezzo alla foresta e fa sempre più caldo. Abbozziamo vagamente un sentiero e dopo 40 minuti siamo in cima. Con cautela scendiamo e poi scendiamo e si apre davanti a noi uno scenario mozzafiato. Una baia abbastanza grande, selvaggissima dove non c’è anima viva. Ci ritroviamo soli in un paradiso tropicale: un unghia di acqua cristallina che accarezza la sabbia sotto la foresta tropicale a picco. Senza fare paragoni con altre mete visitate, questo angolo di La Digue è unico. Probabilmente il fatto di essere soli in un angolo così grande di paradiso rende tutto esageratamente emozionante. Uno sforzo ampiamente ripagato anche con il pensiero che c’è ancora tutto un ritorno da fare!! Durante la notte un temporale fortissimo renderà, nei giorni successivi, impraticabile il raggiungimento di Anse Cocos. I locali ci diranno che solo verso la metà di Giugno l’acqua si sarebbe prosciugata consentendo di nuovo il passaggio. Ci è andata bene perché Anse Cocos è il punto più bello dell’isola!

Seychelles! Non ci torneremo. Non è nato l’amore con l’isola di La Digue. Ma la vacanza rimarrà indimenticabile con 250 km. Di bici in più sulle gambe, parecchi chili di meno per le nostre bilancie, un clima tropicale di dritto e rovescio che non guasta a smorzare la vacanza in cui si è più sofferto il caldo………e più di qualche bruciatura sotto le “impaurite” creme solari.
Allegati
forest.jpg
anse cocos.jpg
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nid aquil.jpg
anse marron.jpg
anse d'argent.jpg
Lo avete visto come la gente è venuta qui allo Stadio, come ha gioito per la salvezza........PERCHE' QUI........è qualcosa di UNICO...................questo lo posso dire. UNICO significa che si vive il calcio......................in una MANIERA................................................A......A.....ALLUCINANTE!!!! Se uno non ha la forza di CAPIRLO rischia di..............................di........................SBANDARE!!!" by COSMI Serse

........ma rimango dell'opinione che una volta braccata la preda la devi sbranare, e non fartela scappare all'ultimo........by Zebro'

Lesson n° 2: SCANZETEVE!!! by Zebrò
hillel81

Re: Seychelles: La Digue

Messaggio da hillel81 »

wow

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ASKL
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Re: Seychelles: La Digue

Messaggio da ASKL »

Ho solo il tempo di vedere le foto e...
hillel81 ha scritto:Rispondi citando
:okyy: :okyy: :okyy:
Appena ho 5 minuti di tempo leggerò tutto il racconto
CIAO ALFREDO
Ci sono persone tra i nostri tifosi che nella vita non hanno vinto mai niente. Solo quando vince l'Ascoli si sentono protagonisti perchè riescono a vincere pure loro. Ecco, vede, quando penso a questi tifosi mi commuovo. (COSTANTINO ROZZI)
ZIOLATRO®
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