ASCOLI LA NOSTRA STORIA. I primi Anni Cinquanta: 1954/55
Inviato: domenica 22 ottobre 2017, 18:39
1954/55
Quarta Serie - Girone G
Una situazione economica “critica” obbliga il presidente Giammiro a vendere gli elementi migliori, in primis il portiere Gaspari che passa al Pescara (giocherà anche nella Juventus nella sua magnifica carriera).
L'Ascoli “tutto da scoprire” del nuovo trainer Enzo Bellini (che in pratica inizia la carriera dopo aver allenato le giovanili del Modena) viene inserito nel Girone G, assieme a molte formazioni pugliesi.
Per il terzo anno consecutivo l'esordio in campionato è a Fermo: il nuovo acquisto Tenaglia porta in vantaggio l'Ascoli al 21' ma nella ripresa i giallo-blu di casa reagiscono e vincono 3-1.
In casa battiamo Potenza ed Andria (i gol arrivano dalla “vecchia guardia” con Guidetti, Rizzitelli e Nardi) ma in trasferta perdiamo contro il Chinotto Neri e col Campobasso.
Alla VI Giornata arriva anche la prima sconfitta interna: il Brindisi segna l'1-0 finale al 77'.
Col Pescara - sul neutro di S.Benedetto - giunge la terza sconfitta di fila, ancora “di misura” (gol vincente di Costa al 11'). Dopo il pari interno col Foggia (1-1) l'Ascoli espugna Porto S.Giorgio per 3-1 e regola il Melfi per 2-0 ottenendo punti “vitali”.,
Si chiude con 7 punti nelle ultime 7 gare del Girone d'Andata.
Un autogol della Fermana al 87' consente all'Ascoli di vincere il derby in extremis per 2-1 e di bissare la vittoria ottenuta 7 giorni prima contro l'Audace Cerignola.
L'Ascoli però entra in una profonda crisi: perde a Potenza, in casa contro il Chinotto Neri (2-0 “a tavolino” in una gara sospesa al 83' per lancio di oggetti, quando i laziali vincevano 1-0) e ad Andria.
Il 20 febbraio Rizzitelli al 88' evita almeno la quarta sconfitta di fila pareggiando il gol del Campobasso.
In particolare è il deficitario rendimento lontano da Ascoli (dopo la vittoria a Porto S.Giorgio solo un pareggio a Maglie e tutte sconfitte in trasferta) che porta i bianco-neri a giocarsi la salvezza a Cerignola all'ultima giornata.
Gli uomini dell'allenatore Francesco Mazzoleni (erano stati esonerati Bellini e successivamente anche il sostituto Fioravanti) chiudono il primo tempo in vantaggio per 2-1 e considerando che i pugliesi sono a centro-classifica senza più obiettivi le prospettive sembrano favorevoli all'Ascoli: mantenendo la vittoria si raggiungerebbe il Matera (che ha una pessima differenza reti) passando in “zona salvezza”.
L'Ascoli tuttavia crolla clamorosamente negli ultimi 15' sotto i colpi di tale Livio Rimbaldo, autore addirittura di una tripletta (e prontamente ingaggiato dalla Samb per il 1955/56...).
LA squadra bianco-nera quindi retrocede inesorabilmente.
La relegazione ed il pesante “passivo di bilancio” (si parla di oltre 12 milioni di Lire) rischiano ora davvero di affossare la gloriosa Società ascolana.
Quarta Serie - Girone G
Una situazione economica “critica” obbliga il presidente Giammiro a vendere gli elementi migliori, in primis il portiere Gaspari che passa al Pescara (giocherà anche nella Juventus nella sua magnifica carriera).
L'Ascoli “tutto da scoprire” del nuovo trainer Enzo Bellini (che in pratica inizia la carriera dopo aver allenato le giovanili del Modena) viene inserito nel Girone G, assieme a molte formazioni pugliesi.
Per il terzo anno consecutivo l'esordio in campionato è a Fermo: il nuovo acquisto Tenaglia porta in vantaggio l'Ascoli al 21' ma nella ripresa i giallo-blu di casa reagiscono e vincono 3-1.
In casa battiamo Potenza ed Andria (i gol arrivano dalla “vecchia guardia” con Guidetti, Rizzitelli e Nardi) ma in trasferta perdiamo contro il Chinotto Neri e col Campobasso.
Alla VI Giornata arriva anche la prima sconfitta interna: il Brindisi segna l'1-0 finale al 77'.
Col Pescara - sul neutro di S.Benedetto - giunge la terza sconfitta di fila, ancora “di misura” (gol vincente di Costa al 11'). Dopo il pari interno col Foggia (1-1) l'Ascoli espugna Porto S.Giorgio per 3-1 e regola il Melfi per 2-0 ottenendo punti “vitali”.,
Si chiude con 7 punti nelle ultime 7 gare del Girone d'Andata.
Un autogol della Fermana al 87' consente all'Ascoli di vincere il derby in extremis per 2-1 e di bissare la vittoria ottenuta 7 giorni prima contro l'Audace Cerignola.
L'Ascoli però entra in una profonda crisi: perde a Potenza, in casa contro il Chinotto Neri (2-0 “a tavolino” in una gara sospesa al 83' per lancio di oggetti, quando i laziali vincevano 1-0) e ad Andria.
Il 20 febbraio Rizzitelli al 88' evita almeno la quarta sconfitta di fila pareggiando il gol del Campobasso.
In particolare è il deficitario rendimento lontano da Ascoli (dopo la vittoria a Porto S.Giorgio solo un pareggio a Maglie e tutte sconfitte in trasferta) che porta i bianco-neri a giocarsi la salvezza a Cerignola all'ultima giornata.
Gli uomini dell'allenatore Francesco Mazzoleni (erano stati esonerati Bellini e successivamente anche il sostituto Fioravanti) chiudono il primo tempo in vantaggio per 2-1 e considerando che i pugliesi sono a centro-classifica senza più obiettivi le prospettive sembrano favorevoli all'Ascoli: mantenendo la vittoria si raggiungerebbe il Matera (che ha una pessima differenza reti) passando in “zona salvezza”.
L'Ascoli tuttavia crolla clamorosamente negli ultimi 15' sotto i colpi di tale Livio Rimbaldo, autore addirittura di una tripletta (e prontamente ingaggiato dalla Samb per il 1955/56...).
LA squadra bianco-nera quindi retrocede inesorabilmente.
La relegazione ed il pesante “passivo di bilancio” (si parla di oltre 12 milioni di Lire) rischiano ora davvero di affossare la gloriosa Società ascolana.