tozzi ha scritto: ↑martedì 19 giugno 2018, 19:02
Si questo lo ho capito. Non riesco però a capire come, in una operazione che nel complesso muove almeno dieci milioni nell'immediato e più di altrettanti in prospettiva, un profilo che impatta al massimo per un.milione (e a dire tanto: parliamo della differenza di costo tra andate li o altrove) possa diventare determinante fino a condizionare l'esito.
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Continuo a fare ipotesi mie (che sono solo dietrologia).
Il nodo da sciogliere è la proprietà del centro.
Ossia: Io a te bellini, ti posso pure pagare dieci anni di affitto a 200mila euro, ma ad un patto: che sin da ora una quota di questa mi va in c/futuro acquisto e, soprattutto, il prezzo del bene lo fissiamo adesso, su carta (il rent to buy, insomma).
E sulla proprietà bellini non è affatto convinto.
Perchè magari il centro, con i risultati positivi della squadra e con ulteriori investimenti, potrebbe crescere di valore.
Se tu mi tieni impegnato 5 anni con un affitto altissimo, io difficilmente potrò investire per un altro centro.
Certamente il comune non mi darebbe l'area gratuita. Magari un comune limitrofo sì. Poi ci dovrei investire qualche milione e dovrei fare in modo che un centro sportivo sia così facilmente fruibile come quello dell'attuale picchio village.
Inoltre, vista l'area, e magari con un'amministrazione comunale diversa, quella dell'ex cartiera potrebbe divenire un'area sportiva attrezzata tout court.
Non dimentichiamo che faraotti acquistò tutti i terreni ove sorgeva la ex cartiera e, successivamente a quell'asta, l'ascoli picchio iniziò ad accelerare con la nuova banca marche per l'acquisto.
Dal centro sportivo, all'area sport per la città, ai centri fisioterapici e medicina dello sport ecc...è un attimo nel momento checi sia la possibilità di investire a prezzi accessibili.
Quindi il pv, bellini potrebbe considerarlo un ottimo investimento comunque, anche per poterlo rivendere, fra cinque anni quando le cose saranno forse più chiare ed evidenti, a prezzi molto più elevati dell'attuale